A22, la rabbia degli addetti alle pulizie. Ieri sciopero con presidio all’area di servizio Paganella Est: «Denunciamo l’indifferenza di Autobrennero al nostro destino»
Sciopero con presidio ieri mattina all’area di servizio Paganella Est dell’autostrada del Brennero dei 116 lavoratori delle pulizie dei bagni in A22 che a breve vedranno la scadenza d’appalto con la mancata riassunzione da parte dei subconcessionari vincitori delle gare per la gestione dei ristoranti e bagni siti lungo tutta l’autostrada.
«A seguito delle mancate risposte positive dei vertici di A22 dei giorni scorsi, i lavoratori in massa sono accorsi allo sciopero, denunciando rabbia e forte malessere sia per l’indifferenza concreta dei vertici di A22 alla loro sorte e delle loro famiglie, che ovviamente alla concreta possibilità di rimanere senza lavoro e stipendio. Molta solidarietà è stata espressa dai turisti che si fermavano all’area di servizio», fanno sapere i sindacati.
«Un lavoro svolto in tutti questi anni che non scomparirà di punto in bianco ma che continuerà con altri lavoratori che li sostituiranno. Una farsa alla quale i lavoratori si stanno ribellando.
Nella mattinata si è anche ravvisata la sostituzione di lavoratori in sciopero con lavoratori di A22, altro grave segnale di comportamenti arroganti che comunque saranno valutati fin dai prossimi giorni se ci saranno gli estremi per chiamare in causa A22 per attività antisindacale.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTrasporti delle provincie su cui corre l’autostrada hanno chiesto da tempo un incontro con i propri vertici politici provinciali, la Provincia di Bolzano con l’assessora di riferimento lo terrà già questa mattina, mentre in Trentino abbiamo chiesto che finalmente si possa effettuare già nei primi giorni della prossima settimana».
«Come Filcams Cgil», intervengono Roland Caramelle segretario generale Filcams Cgil e Paola Bassetti funzionaria Filcams Cgil che sta seguendo l’appalto, «riteniamo che un’azienda a controllo pubblico come A22 ed i vertici politici che nei fatti sono i soci proprietari, non possano estraniarsi dall’assunzione di responsabilità per aver adottato scelte così scriteriate che portano ad un gravissimo impatto sociale. Conseguentemente non possano estraniarsi anche dal trovare le soluzioni alla continuità lavorativa dei lavoratori coinvolti.
L’ennesima scelta, tra l’altro in una società florida, che fa ricadere sui lavoratori scelte sbagliate con dirigenti e politici che si sono succeduti nel tempo in A22, a nostro avviso evidentemente non all’altezza».
Continuerà lo stato di agitazione e già nei prossimi giorni potrebbero esserci altri momenti di scioperi con presidi. «Anche per le nostre Giunte Provinciali di riferimento – sostiene Roland Caramelle – è arrivato il momento di dare risposte concrete alle crisi in atto anche nel nostro territorio e non fermarsi ad enunciazioni di semplice, seppur importante, solidarietà. A partire dalle società delle nelle quali con le quote societarie ne detengono il controllo».
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