Il T – Venerdì 20 Settembre 2024
Incidenti in aumento, le sigle chiedono più prevenzione e personale per i controlli
Sicurezza | Uil si allinea a Cgil e Cisl sulla necessità di migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro
Gabriele Stanga
«Un fenomeno sottovalutato» e legato a doppio filo con le tematiche di sicurezza. Così le sigle sindacali trentine definiscono il lavoro irregolare, tema al centro dei riflettori per recenti episodi di cronaca, l’ultimo solo ieri con la morte di un boscaiolo di soli 24 anni. Inoltre, dati diffusi nei giorni scorsi parlavano di incidenti in aumento del 17% e irregolarità riscontrate in più della metà dei controlli alle imprese (950 gli accertamenti) svolti nel 2023. «In Trentino il lavoro irregolare è ancora ampiamente sottovalutato se è vero che il 9% della manodopera ha un rapporto di lavoro in nero o in grigio dai dati Istat. Vuol dire più di 20mila lavoratrici e lavoratori dipendenti» spiegano Manuela Faggioni e Katia Negri che per Cgil e Cisl seguono le politiche per la sicurezza.
Secondo le due sindacaliste ci sarebbe inoltre un problema di personale per svolgere i controlli: «Uopsal e Servizio Lavoro non hanno sufficienti addetti per controlli e azioni di prevenzione puntuale – osservano – Quel che sconcerta è che il Piano di promozione e prevenzione provinciale della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro 23-25 ha stanziato 1,3 milioni di euro per sette nuove assunzioni in Uopsal. Ne sono state realizzate meno della metà». La Provincia sarebbe dunque rea di non aver «stanziato risorse per rendere strutturali quelle scelte di potenziamento del personale. È incoerente e grave nei confronti delle imprese che tutti i giorni operano nel rispetto delle regole, delle lavoratrici e dei lavoratori che escono di casa e non hanno la garanzia di tornare a causa di un infortunio».
Cgil e Cisl chiedono dunque un cambio di passo, ricordando che il Trentino Alto Adige è la regione con il più alto indice di mortalità sul lavoro. «Esiste l’urgenza di migliorare la prevenzione e i controlli e dunque è incomprensibile la reticenza della Giunta provinciale ad affrontare il tema», concludono Negri e Faggioni. Si allinea a Cisl e Cgil anche il segretario generale di Uil del Trentino, Walter Alotti: «Si continua a sottovalutare l’adeguamento e allargamento dell’organico dei tecnici Uopsal, non particolarmente gradito dalla politica, timorosa di un aumento della macchina burocratica e degli adempimenti amministrativi delle imprese. Noi rimaniamo convinti che nessuno può esimersi dal lavorare per la vita e per evitare che qualcuno quella vita, la perda sul lavoro».
Scarica il pdf: IL T ART sicurezza 200924
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