Corriere del Trento – 01 settembre 2023
«Infanzia, entro lunedì troveremo tutti i docenti. Coperto l’82% dei posti»
TRENTO «Lo scorso anno siamo riusciti a coprire tutti i posti entro il primo giorno di scuola, confidiamo di riuscirci anche quest’anno». Il dirigente del Servizio attività educative per l’infanzia è ottimista e alle preoccupazioni di sindacati e insegnanti risponde con i numeri. «Con la chiamata unica abbiamo coperto l’82% dei posti, c’è un ulteriore 18% che verrà coperto nella seconda fase», spiega. Il problema è con chi verranno coperti i posti restanti. I sindacati temono che attingendo fuori graduatoria si rischia di trovare persone giovani e senza titolo.
«Se non si riuscirà a coprire gli organici si dovrà ricorrere a personale senza titolo», ha osservato Daniela Tabarelli della Uil Scuola. Ma Degasperi rassicura: «Il 30% degli insegnanti fuori graduatoria sono persone che hanno titolo ma non sono riusciti a entrare nelle graduatorie perché ferme», spiega.
Complessivamente gli insegnanti della scuola dell’infanzia trentina sono 2.067 di questi 1.213 sono assegnati alle scuole equiparate e 854 alle scuole provinciali. Sul totale,1.379 insegnanti hanno un incarico a tempo pieno (25 ore settimanali) e 688 a orario ridotto. Sono inoltre 890 le unità di personale non insegnante complessivamente assegnate alle scuole dell’infanzia, delle quali 360 alle scuole provinciali e 530 alle scuole equiparate. Analizzando il solo dato relativo alle scuole d’infanzia provinciali su 854 posti complessivi ne sono stati assegnati 700. Ne mancano quindi 150 come hanno evidenziato gli insegnanti e i sindacati, tanti se si pensa che la campanella per i 12.479 bimbi iscritti suonerà lunedì mattina. Ma in Provincia si ostenta un certo ottimismo. In linea generale le iscrizioni rispetto allo scorso anno scolastico evidenziano una flessione pari al 1,79%, le sezioni attivate sono 639, di cui 256 nelle scuole dell’infanzia provinciali e 383 nelle scuole equiparate. Il numero medio dei bambini per sezione è di poco inferiore a 20. Il prolungamento dell’0rario è stato chiesto dal 66% degli iscritti. Sono invece 1.661, pari al 13,31% del totale, i bambini iscritti di altra cultura, la maggior parte sono dei Paesi dell’Est.
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