Il T – Sabato 20 luglio 2024

Infanzia, la Uil scrive a Gerosa: «Abolire l’apertura estiva»

Scuola

Il segretario Di Fiore: «Aumenta la frequenza? Ci dicano costi e benefici. Da lunedì presidio fisso sotto la Provincia anche per la lotta al precariato»

di Tommaso Di Giannantonio

Non ha partecipato allo sciopero dello scorso primo luglio, ma la Uil non intende cedere sull’apertura estiva della scuola dell’infanzia. Nei giorni scorsi il sindacato ha inviato una lettera all’assessora provinciale all’istruzione Francesca Gerosa in cui si chiede di approvare un emendamento alla manovra di assestamento per abolire l’undicesimo mese. «Da lunedì saremo in presidio tutti i giorni fuori dal consiglio provinciale», promette battaglia il segretario generale della Uil Scuola Pietro Di Fiore.

L’emendamento

Da lunedì, infatti, inizia la discussione vera e propria dell’assestamento di bilancio della Provincia. Tra le principali richieste della Uil quella di modificare la legge provinciale sulle scuole dell’infanzia del 1997, affinché si dica che le scuole siano aperte «per un massimo di 10 mesi all’anno». Un servizio contestato da tutte le organizzazioni sindacali, ma che continua a raccogliere adesioni da parte delle famiglie. Nei primi quindici giorni di luglio di quest’anno la Provincia ha registrato una frequenza superiore al 70% nelle proprie strutture, in leggera crescita rispetto all’anno precedente (il T di ieri). Nelle strutture della Federazione provinciale delle scuole materne, invece, la frequenza si attesta intorno al 50%, in linea con i dati di luglio 2023.

Più servizi conciliativi

«È facile fare annunci sull’aumento della partecipazione dei bambini — commenta Di Fiore — Noi non abbiamo mai detto che le famiglie devono essere lasciate sole. La scuola chiuda al 30 giugno e i denari impiegati sul mese di luglio (circa 2 milioni) siano girati alle cooperative, al cosiddetto Terzo settore, affinché si organizzino servizi conciliativi. I bambini hanno bisogno di attività ludiche, ricreative, non di andare a scuola nel mese di luglio».

Più personale che bambini

Il sindacalista invita l’assessorato anche a entrare nel dettaglio dei dati. «Ci dicano quanti bambini stanno effettivamente frequentando la scuola dell’infanzia a luglio e quanto costa alla Provincia — aggiunge — Ci risulta che ci sono scuole dell’infanzia in cui ci sono più insegnanti, operatori e cuochi rispetto ai bambini».

Lotta al precariato

Tra le altre richieste di emendamento contenute nella lettera – indirizzata anche al governatore trentino Maurizio Fugatti e a tutti i consiglieri provinciali – la Uil propone lo stanziamento di risorse economiche sufficienti a riconoscere un’indennità di flessibilità pari a mille euro lordi annui, un’indennità già riconosciuta a tutto il personale docente della scuola a carattere statale.

Continua inoltre il pressing del sindacato sulla stabilizzazione dei precari. «Nella scuola mandare in pensione il precariato è sinonimo di tutela della continuità didattica, motore di qualità formativa — si legge nella lettera — A oggi la nostra amministrazione arranca nel predisporre percorsi concorsuali per i docenti vittime dell’abuso di reiterazione di contratti a termine. Uil Scuola chiede siano ripristinate stabilizzazioni per soli titoli da proporre a docenti con titoli di accesso ed almeno tre anni di servizio svolti».

Nel caso della formazione professionale, si chiede anche di introdurre una variazione al requisito dei tre anni di servizio. In particolare si propone di prevedere che uno dei tre anni richiesti «sia prestato nelle istituzioni scolastiche formative provinciali».

Scarica il pdf: IL T scuola 200724