Trentino, Il T – 17 marzo 2023

Inflazione al 9,3: «Subito i rinnovi contrattuali»

TRENTO. A febbraio l’inflazione in Provincia di Trento è arrivata al 9.3%, pur decelerando rispetto al 10% del mese precedente, con un andamento di nuovo più sostenuto rispetto al trend nazionale. Così – sottolineano Cgil, Cisl e Uil in una nota unitaria – si può prevedere che l’inflazione nel triennio 2021-2023 in provincia si attesterà oltre il 15% cumulato, visto che l’Istat dà già come acquisito un incremento dei prezzi del 5.4% su quest’anno. A trainare la crescita sono soprattutto i beni di prima necessità: alimentari e largo consumo. «L’aumento dei prezzi si concentra su beni non comprimibili e dunque colpisce le famiglie più fragili e a reddito fisso – fanno notare i segretari generali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Da mesi sollecitiamo la Giunta ad aprire un confronto per definire una politica dei redditi che dia sostegno alle componenti più esposte della nostra comunità. A oggi non è stato aperto nessun confronto né l’esecutivo ha messo in atto misure strutturali in questa direzione, se si esclude il parziale adeguamento Icef all’inflazione per assegno unico e il bonus bollette di 180 euro, del tutto insufficiente».
«Con questo atteggiamento – concludono le tre confederazioni – la Giunta non solo non apre il confronto per il rinnovo di 45mila dipendenti pubblici, tra enti locali, scuola e sanità, ma di fatto legittima anche le imprese a restare ferme col risultato che i contratti non si rinnovano e lavoratrici e lavoratori vedono calare a picco la capacità di spesa».

 

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