Trentino, Il T – 08 giugno 2023
Insegnanti in piazza per fermare il ddl Bisesti
TRENTO. Il consiglio regionale della Uil Scuola si è riunito ieri a Tenna e, preso atto dei rilievi e delle osservazioni avanzate dalle migliaia di docenti di ogni ordine e grado che hanno voluto confrontarsi sul disegno di legge Bisesti sulla “carriera dei docenti”, ha deliberato una serie di iniziative sindacali volte a sospendere la proposta di legge. «Un disegno definito “legge quadro”, ma che a malapena assomiglia a un “disegno cornice”» scrive in una nota la Uil Scuola.
Sono poi state decise diverse iniziative da porre in essere nei prossimi mesi, tra le quali incontri con tutte le forze politiche, a cominciare dai presidenti dei gruppi in Consiglio Provinciale. E poi presìdi ad oltranza per tutte le giornate dei lavori del Consiglio Provinciale, a partire dalle tre giornate di fine mese di giugno. Una manifestazione in piazza a Trento con i docenti e tutto il personale scolastico, l’invio di cartoline all’attenzione del Presidente Fugatti.
A seguito del successo riscontrato nell’assemblea sindacale del 1° giugno contro il disegno di legge targato Bisesti, con più di duemila docenti, ieri Uil Scuola ha convocato il proprio consiglio regionale con l’obiettivo di fare il punto della situazione. E, a valutazione fatta delle istanze avanzate dalle migliaia di professori che hanno partecipato alle riunioni sindacali, l’organo direttivo dell’associazione ha optato per promuovere la sospensione della proposta di legge con una serie di iniziative e incontri volti a costruire un’opposizione compatta al disegno di legge.
Un disegno di legge definito dai sindacati «disegno cornice». Il timore dei docenti è che una simile proposta, tra l’altro «estremamente lacunosa», possa soltanto acuire i malesseri che già aleggiano nell’aria dell’ambiente scolastico. Si spera che la collaborazione con altre organizzazioni sindacali possa aumentare le possibilità di un ripensamento della legge in Consiglio provinciale: «Ripartiamo dagli obiettivi del ddl, riapriamo il confronto con tutte le persone della scuola, prendiamoci il tempo per una riforma che effettivamente possa portare alla semplificazione amministrativa, all’implementazione della qualità degli apprendimenti, allo sviluppo della professione docente».
A sostegno della causa, sono state deliberate diverse iniziative programmate per i prossimi mesi. Nello specifico si suddividono in sei differenti azioni di protesta, fra cui presidi, incontri e petizioni. «La politica ascolti le persone di scuola», è il titolo dato ad un ciclo di incontri con tutte le forze politiche, a cominciare dai presidenti dei gruppi consiliari. Altra iniziativa sponsorizzata con il nome «Al Magno Palazzo» consiste nel presidio ad oltranza durante tutte le giornate dei lavori dell’aula, a partire dalle tre giornate di fine mese di giugno. Con «Un Sabato per la Scuola» i docenti e tutto il personale scolastico scenderanno in piazza a Trento in una manifestazione tesa ad informare i cittadini sulla «vaghezza del ddl». Altra misura che verrà adottata consisterà nell’invio di alcune cartoline al presidente Fugatti al fine di ribadire che «la riforma della scuola necessita della massima attenzione da parte del decisore politico e dei diretti interessati».
Scarica il pdf: TRENTINO, IL T scuola ART 080623
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