L’Adige – Giovedì 19 Settembre 2024

Irregolare più di un’impresa su due

La riunione del Comitato provinciale per la sicurezza sui luoghi di lavoro, ieri mattina nella sede di Trentino Marketing Più infortuni nei primi 7 mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo nel 2023

L’anno scorso su 950 accertamenti nelle imprese trentine sono emerse delle irregolarità in circa 530 casi. Ovvero il 55%: in più di un caso su due, quindi, sono emersi episodi illeciti. Nel 30% dei casi irregolari si trattava di lavoro nero, mentre negli altri il problema era la gestione del rapporto di lavoro. Ancora: i lavoratori verificati sono stati 1.800, con l’85% (oltre 1.500) che è risultato regolare, mentre le irregolarità per lavoro nero sono state pari al 7% dei controllati. Per quanto riguarda, infine, gli infortuni sul lavoro nei primi sette mesi del 2024 si è registrato un leggero incremento rispetto allo stesso periodo del 2023, mentre l’andamento complessivo è sostanzialmente in linea con i dati degli ultimi cinque anni, come ha riferito l’Inail.

Gli inquietanti numeri sono emersi ieri durante la riunione del Comitato provinciale di coordinamento in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, alla presenza dell’assessore competente Achille Spinelli. Il Servizio Lavoro, insieme a Uopsal e Inail, ha presentato l’attività svolta nel 2023 in materia di vigilanza, consulenza e assistenza e ha segnalato alcuni fenomeni preoccupanti che interessano il mondo del lavoro anche nella nostra provincia, riferendo di lavoro nero, caporalato, esternalizzazioni illecite e lavoro subordinato mascherato da lavoro autonomo.

Come dicono i numeri riportati sopra, la situazione dei singoli lavoratori è risultata in gran parte in regola – pur con circa trecento irregolari -, mentre il problema è emerso con forza nei controlli generali sulle imprese, con le regole non rispettate – appunto – in più della metà delle verifiche.

Durante la riunione, oltre ai citati preoccupanti risultati dei controlli di vigilanza, si è parlato anche di formazione e tecnologie, senza dimenticare le novità derivanti dal Decreto legislativo in materia di semplificazione dei controlli sulle attività economiche. Infine sono stati presentati i vantaggi che può apportare l’intelligenza artificiale nell’ambito della vigilanza e i progetti in essere e futuri nell’ambito della formazione e prevenzione degli infortuni sul luogo di lavoro.

Apss Uopsal ha evidenziato l’andamento dell’attività di prevenzione, assistenza e vigilanza.

In materia di razionalizzazione e programmazione dei controlli, sono state illustrate le novità contenute nel decreto legislativo dello scorso 12 luglio (il numero 103), in materia di semplificazione dei controlli sulle attività economiche e quindi i vantaggi dell’introduzione dell’intelligenza artificiale capace di garantire alla vigilanza controlli più efficaci, un maggior coordinamento tra gli organi di controllo e un migliore utilizzo delle risorse a disposizione della Provincia.

Infine nel corso dell’incontro che si è tenuto presso la sede di Trentino Marketing, sono stati illustrati gli aggiornamenti dei progetti portati avanti dall’Ufficio sicurezza negli ambienti di lavoro. Entrando più nel dettaglio, come spiega la Provincia in una nota, «si tratta dell’accordo con Inail sulla formazione aggiuntiva, che comprende formazione per i lavoratori Pnrr con l’utilizzo di nuovi strumenti immersivi per l’addestramento. Poi ci sono una serie di momenti formativi per i lavoratori in collaborazione con Trentino School of Management sul rischio derivante dall’aggressione dei grandi carnivori in ambienti di lavoro in zone boschive o limitrofe e la gestione degli episodi di violenza sul lavoro. Infine è stata ricordata l’App Salute&Sicurezza+ sviluppata dalla Fondazione Bruno Kessler e Trentino salute 4.0».

Il commento. Il segretario Walter Alotti sottolinea anche come il numero di accertamenti sia ancora limitato

La Uil: «Sono numeri davvero sconfortanti: la Provincia intervenga subito»

I dati presentati da Uopsal, Inail e Servizio lavoro della Provincia inquietano i sindacati. D’altra parte l’irregolarità di un’impresa su due e l’aumento, seppur leggero, degli infortuni sul lavoro, sono temi cruciali per i rappresentanti dei lavoratori. A intervenire e commentare quanto emerso dall’incontro di ieri è il segretario generale della Uil Walter Alotti: «Sono dati davvero sconfortanti. Al di là del numero limitato di accertamenti sia rispetto alla sicurezza sul lavoro sia alla regolarità del lavoro, è preoccupante constatare che non si va verso una diminuzione degli infortuni sul lavoro. Anzi, nel 2024 questi sarebbero in leggero aumento, senza dimenticare che ben il 55% dei controlli ha fatto emergere irregolarità nei rapporti di lavoro».

Alotti evidenzia come in Trentino siano presenti e si stiano riaffermando caporalato, lavoro nero, esternalizzazioni illegittime e utilizzo improprio di lavoro autonomo al posto di quello dipendente.

«I dati sono tanto più gravi e sconfortanti anche vista la sensibilità maggiore che uffici provinciali, associazioni datoriali e sindacali hanno riposto alla sicurezza ed alla regolarità del lavoro in Trentino in questi ultimi anni. Rinnoviamo l’invito e sollecitiamo l’amministrazione provinciale, titolare in Trentino delle competenze su questi temi, a procedere con il rafforzamento degli organici di Uopsal e del Servizio Lavoro e a proseguire, di pari passo all’opera di prevenzione e informazione alle aziende ed ai lavoratori, in un maggior coinvolgimento della società civile e soprattutto della scuola nei percorsi di educazione a sicurezza e legalità».

Scarica il pdf: ADIGE ART Report 190924