Il T – 19 gennaio 2024
Istruzione. Made in Italy, il liceo slitta al 2025
Prosegue la fase di confronto della neo assessora provinciale all’istruzione Francesca Gerosa (Fratelli d’Italia) con i diversi attori del mondo della scuola. Ieri pomeriggio ha incontrato i dirigenti scolastici all’aula magna dell’Istituto tecnico Buonarroti di Trento. Un’occasione anche per aggiornare i presidi a proposito delle intenzioni della Provincia sul nuovo liceo Made in Italy, introdotto lo scorso dicembre a livello nazionale. L’assessora ha spiegato che si sta valutando la possibilità di partire dall’anno scolastico 2025-2026, quindi il via slitta di almeno un anno. Tra le ipotesi anche quella di una declinazione Made in Trentino. Il confronto è durato circa tre ore. Il dirigente del Liceo Rosmini di Rovereto Paolo Pendenza ha sottolineato alcuni punti del documento già presentato dall’Associazione dei presidi del Trentino, di cui è presidente: in particolare, la necessità di riprendere in mano il progetto di introduzione di una carriera dei docenti e quella di assicurare maggiore autonomia ai dirigenti nelle assunzioni. L’assessora ha ribadito il suo «no» a questa seconda proposta: il reclutamento non sarà toccato. Mentre sulla riforma della carriera dei docenti — presentata nella scorsa legislatura dall’ex assessore Mirko Bisesti — ha spiegato di nuovo che «bisogna ripartire da capo».
Nota a margine. L’assessora è stata affiancata durante l’incontro da Lucia Vinti, tra le funzionarie dell’ufficio di gabinetto dell’assessorato all’istruzione, che fino al 2018 è stata all’interno del direttivo del sindacato di categoria Uil Scuola. Ecco la sua presenza, vista la sua esperienza sindacale, non è stata gradita ai dirigenti scolastici appartenenti a organizzazioni sindacali diverse dalla Uil. Per il resto si è registrato un clima sereno.
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