25 gennaio 2018 – Corriere del Trentino, Trentino
«Itas, giusto che ci sia un piano»
Agenti locali spiazzati: approvato da un cda in scadenza. Ma Binini: è nell’ordine delle cose
Che in un cda a pochi mesi della scadenza il direttore generale Itas Raffaele Agusti presenti il piano operativo triennale, da una parte spiazza una parte degli agenti più legati al territorio, dall’altra non sorprende il presidente nazionale del gruppo agenti I t a s , Massimo B i n i n i : «Un’azienda di queste dimensioni non può aspettare metà anno, il piano lo deve avere». Tornano poi alla carica i segretari confederali: «Coinvolgere i lavoratori sia nei controlli che nella governance». Oggi pomeriggio è in programma una riunione zonale degli agenti Itas, appuntamento che indagherà gli ultimi risvolti della storia della mutua. La discesa in campo dell’avvocato Andrea Girardi, ma anche la correzione dei bilanci per via del prestito Vhv da 12,5 milioni iscritto originariamente a patrimonio, infine la richiesta di conferma dei vertici attuali, il presidente Lorenz e il vice Giuseppe Consoli. La società, da punto di vista operativo, ha approvato un piano «rolling», di respiro triennale che viene però aggiornato di anno in anno. Il bilancio 2017 è previsto in pareggio, mentre in futuro si punta a una crescita che può arrivare al 4-5%. Si sente parlare dunque di una «crescita nella prudenza», che sappia consolidare il gruppo dal punto di vista patrimoniale. In particolare l’acquisizione dei rami italiani della britannica Rsa si è dimostrata un’operazione «diluitiva» sul piano della solvibilità, per cui bisogna recuperare. Il fatto che la compagnia non sia troppo sbilanciata sul ramo auto, inoltre, viene considerato un aspetto positivo in prospettiva. In questa fase il piano operativo si intreccia strettamente con quello politico. I delegati saranno chiamati in assemblea straordinaria per le modifiche statutarie entro la metà di marzo, per decidere anche di introdurre la possibilità di un ad. Poi in aprile dovranno approvare bilancio e nominare il nuovo cda. Gli agenti, che individuano i delegati, osservano da vicino. Una fuga in avanti quella di Agrusti, come ritengono alcuni degli agenti? «Un’azienda di queste dimensioni un piano industriale lo deve avere, non può aspettare la metà dell’anno. È nell’ordine delle cose—dice Binini —. Ma nel merito mi esprimerò quando verrà presentato anche a noi». Quanto agli ultimi accadimenti, il presidente degli agenti ammette: «Anche se a noi non è stato comunicato nulla ufficialmente, abbiamo chiesto dei chiarimenti, un incontro apposito con l’azienda ». D’altronde è di questo che si parlerà oggi nella riunione zonale, a cui Binini, di Bologna, non parteciperà. Ma che ne pensa il presidente degli agenti della volontà di Lorenz di rimanere presidente, oltre al periodo «ponte» in sostituzione del dimissionario Giovanni di Benedetto? «Io credo che una bella discontinuità ci sia già stata—dice in riferimento alla richiesta in tal senso pervenuta da fonti diverse —, con il cambiamento di presidente. È comunque il cda che nomina il nuovo presidente. Credo che dovrà esserci un rinnovamento dell’organo, viste anche le cariche al termine. Ma del resto il rinnovamento c’è sempre stato». Infine entrano in gioco i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil: «È evidente che nella gestione della Mutua c’è stata una carenza di controllo e di trasparenza. In questa ottica riteniamo che il coinvolgimento dei dipendenti, attraverso un rappresentante esterno da loro designato con caratteristiche di autorevolezza, possa sicuramente contribuire a rafforzare quell’esigenza di maggiore chiarezza e trasparenza». Inoltre, «crediamo siano maturi i tempi anche per un coinvolgimento dei lavoratori nelle scelte strategiche della compagnia, come avviene nei Paesi della Mitteleuropa». Il tutto inserito nel nuovo statuto.
Scarica il pdf: itas-ART250118
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