10 settembre 2019 – Trentino

«Itea, no ai 10 anni E subito nuovi alloggi»

«La nuova Giunta proceda al più presto a disegnare un nuovo Piano Casa coerente con compatibilità dell’ambiente e del territorio, che preveda la realizzazione di alloggi nuovi o ristrutturati ed un percorso di riforma da cui il sindacato non può essere più estromesso». Cgil, Cisl e Uil incalzano la giunta Fugatti sulla realizzazione di nuovi alloggi di edilizia pubblica alla vigilia della presentazione (che scatta dal 16 settembre) delle domande per gli alloggi Itea. «In una provincia con migliaia di alloggi sfitti la soluzione abitativa a carattere sociale non può essere solo quella di nuove costruzioni, peraltro ormai ridotte a poche unità su tutto il territorio, ma va ricercata in accordi tra comuni, Itea, sindacati dei lavoratori e associazioni di costruttori per permettere di ampliare il patrimonio di alloggi popolari, a costi non proibitivi, partendo da quelli già esistenti e ampliando le agevolazioni fiscali per i contratti a canone concordato e soprattutto moderato». Cgil, Cisl e Uil ritengono che il criterio dei 10 anni di residenza chiesto per l’alloggio pubblico soglia introdotta nell’ultimo assestamento di bilancio «sia un criterio incostituzionale ed oltremodo punitivo anche, per esempio, per i cittadini dell’Unione Europea che vivono e lavorano in Trentino e che devono assoggettarsene. Vincoli di residenza possono essere introdotti, ed in Trentino lo erano da anni, ma devono essere ragionevoli. A questo proposito i sindacati confederali del Trentino preannunciano appoggio a chi agirà per le vie legali per superare questo vincolo tanto discriminatorio che mette in discussione il principio di uguale trattamento tra i cittadini della Unione Europea».

 

Scarica il pdf: Itea ART 100919