Corriere del Trentino – 17 gennaio 2023
Itea, sul nodo sfratti a breve un vertice tra Gerosa e Zanotelli. Pressing dei sindacati
TRENTO Saranno mesi difficili per l’assessora Giulia Zanotelli che da venerdì oltre all’agricoltura, caccia e pesca dovrà fare i conti con un tema scottante, soprattutto in un momento di profonda crisi come questo: l’edilizia pubblica. L’esasperazione degli inquilini Itea alle prese con il caro energia e spese condominiali diventate insostenibili nelle scorse settimane hanno alimentato forti proteste, poi c’è il nodo degli sfratti, sono molti gli inquilini che sono stati raggiunti da un provvedimento di revoca dell’alloggio. Un bel macigno per Zanotelli alla quale il governatore Maurizio Fugatti ha trasferito la delega dell’edilizia abitativa «per sgravare — questa la motivazione — l’assessorato guidato da Stefania Segnana». Una scelta arrivata a poco più di otto mesi dalla chiamata alle urne.
E il problema degli sfratti rischia di diventare una mina vagante in questo ultimo scorcio di legislatura. I sindacati premono sulla Provincia e chiedono un intervento — «il tema è centrale, ci auguriamo che se ne occupi», è la sollecitazione del segretario generale della uil, Walter Alotti — mentre la consigliera Lucia Coppola (Europa Verde) chiede lo stop temporaneo agli sfratti Itea, almeno fino alla fine dell’emergenza. «Sono molte le famiglie che rischiano o subiscono lo sfratto da alloggi Itea — scrive Coppola —. Famiglie per cui è stato emesso un provvedimento di revoca da appartamenti di emergenza e che rischiano di rimanere per strada. Gli sfratti avvengono senza costruire soluzioni dignitose, alimentando il disagio abitativo e disgregando ulteriormente il tessuto sociale. Mi chiedo — aggiunge — quale sia il senso se gli alloggi non verranno rilocati».
Sono 1215 gli appartamenti Itea vuoti. «Ci auguriamo che convochi anche le organizzazioni sindacali — sollecita Alotti — cosa mai successa con l’assessora Segnana. Serva una decisione politica da parte della società per azioni e della Provincia. Dal 2015 non sono stati adeguati i limiti di reddito per la permanenza nell’alloggio all’inflazione, si tratta di adeguare i requisiti per salvaguardare le persone». Alotti riflette sul caso del sessantaseienne invalido che a fine mese dovrà lasciare l’alloggio Itea perché ha superato la soglia Icef per un centesimo di punto. «Se un inquilino fa il furbo è giusto che venga sfrattato, ma se è in una situazione di difficoltà o non ha pagato le spese condominiali per effetto dei rincari si deve intervenire». Il segretario della uil ritiene «quantomeno singolare» la scelta di affidare la delega all’assessora Zanotelli a pochi mesi dalle elezioni, «ma non credo cambi nulla — dice — Itea è ferma da tutta la legislatura, non ci sono più alloggi dal 2021, non hanno neppure pubblicato il bilancio sociale». Anche il segretario della Cisl, Michele Pezzi, sottolinea l’importanza di un ripensamento alla luce soprattutto dei rincari: «Sono tante le segnalazioni».
Ma l’assessora Zanotelli prende tempo e rinvia alla presidente Francesca Gerosa, ieri alle prese con l’avvio della campagna elettorale di Fratelli d’Italia. «Ci confronteremo a brevissimo», afferma Gerosa. Poi chiarisce: «Sarà una continuità con il dialogo già intrapreso con la giunta».
Entrando nel merito,però, la presidente di Itea parte da una premessa, la stessa ribadita in più occasioni: «C’è una legge che stabilisce i requisiti — rimarca — e nel momento in cui mancano il nucleo non ha più la titolarità a rimanere. Per quanto riguarda i contratti a uso temporaneo quando scadono non c’è modo di bloccare lo sfratto altrimenti si va contro la legge. Dal punto di vista del cuore spiace sempre che una famiglia non abbia più una casa, ma per gli alloggi a uso temporaneo non è possibile prorogare i termini perché equivarrebbe aggirare le graduatorie e questo provoca disparità sociale». E sul caso del sessantaseienne: «Non voglio parlare di vicende singole, ma un nucleo famigliare non viene sfrattato perché supera l’Icef una volta, può essere compensata l’anno successivo. Ma se il superamento è su più anni noi e gli enti locali abbiamo le mani legate». Gerosa assicura però un soluzione sugli effetti dei rincari. «Non mi risulta che ci siano proposte di revoca dell’alloggio collegate al tema attuale del caro bollette — spiega —mentre per il problema morosità, determinato dalla particolare congiuntura economica, ci stiamo lavorando, abbiamo chiesto alla Provincia di trovare le formule giuste per rateizzare e non rischiare di arrivare a una revoca».
Scarica il pdf: CORRIERE Itea ART 170123