15 dicembre 2018 – Trentino
Itea. Uil: «Serve confronto con i sindacati»
«Se la nuova assessora alle politiche sociali Stefania Segnana pensa di mettere mano ai criteri ed ai parametri per l’accesso e la permanenza nella case Itea, sarà bene che si confronti prima anche con i sindacati e con le associazioni degli inquilini». È quanto dichiara la Uil del Trentino a proposito dei “furbetti” che occupano in modo illegittimo gli alloggi pubblici, per i quali l’assessora Segnana ha detto di dover rivedere i criteri di assegnazione Itea. La Uil propone chiede inoltre alla Provincia che «si riattivi la commissione sociale di Itea, soppressa senza ragione dal presidente Ghirardini, ed avvii il confronto sulle risultanze del bilancio sociale 2017 e sull’emergenza casa, anche in Trentino». Intanto, aggiunge la Uil, secondo il rapporto 2018 di “Solo Affitti” il prezzo degli affitti ha accelerato anche nel 2018: «Nel 2017 Trento risultava la seconda piazza d’Italia (+6,3%) per aumento percentuale dopo Trieste (+10,3%). Nel 2018, a fronte di un aumento medio nazionale del +3,1%, in provincia l’aumento medio della locazione residenziale risulta essere del +3,2%. E nonostante la situazione del mercato locale offra buone condizioni per l’acquisto e le ristrutturazioni (in Trentino supportate anche dalle misure pubbliche provinciale di incentivo all’acquisto ed alla ristrutturazione delle abitazioni), sempre più italiani e trentini optano per una soluzione flessibile come l’affitto, un fenomeno già affermato a livello europeo che va affermandosi anche in Italia, per via della crisi e per il cambiamento dello stile di vita e condizioni lavorative dei cittadini italiani». La Uil sottolinea che permane la situazione scandalosa dell’enorme numero di alloggi privati sfitti, «per la quale non si parla più del Fondo di garanzia per l’affitto, varato un paio di anni fa e finito nell’oblio, per inspiegate complicazioni burocratiche, unico strumento annunciato, ma appunto mai decollato, per rimettere sul mercato i tanti alloggi sfitti dei locatori privati». Non bastano l’integrazione del canone, ma la Uil propone la riforma della legge Dalmaso, il rilancio dell’edilizia pubblica, dei piani di hausing territoriale che realizzano alloggi a canone moderato da affiancare a quelli a canone sociale e l’individuazione di sistemi di garanzia ai proprietari privati, spesso piccoli, che non affittano più per paura della morosità dilagante.
Scarica il pdf: Itea ART 151218
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