24 aprile 2020 – Trentino

«La casa rischia di diventare un’emergenza»

I sindacati chiedono un incontro urgente all’assessora alla sanità

TRENTO. «Bene la decisione di congelare i canoni per gli spazi commerciali di Itea, auspichiamo un altrettanto incisiva e tempestiva decisione per le famiglie, sia quelle in alloggi pubblici sia quelle con un immobile in affitto sul libero mercato. Ad oggi registriamo un totale immobilismo e sono cadute nel vuoto tutte le nostre richieste di confronto con l’assessora Segnana. Quello della casa rischia di diventare una nuova emergenza». Lo dicono i segretari di Cgil Cisl Uil commentando la decisione dei vertici di Via Guardini. «Il problema per molti assegnatari di un alloggio sociale non è solo il pagamento del canone, che può essere rinegoziato se si segnalano difficoltà, ma soprattutto le spese condominiali che possono incidere anche per 200-300 euro al mese – spiegano Manuela Faggioni, Michele Bezzi e Walter Alotti -. È quindi fondamentale che la Provincia con Itea tenga conto di tutte le difficoltà degli inquilini e li sostenga concretamente». Per questa ragione Cgil Cisl Uil hanno scritto ai vertici della Spa sollecitando per l’ennesima volta il riavvio del tavolo con le parti sociali che aveva lo scopo di condividere le informazioni, le problematiche e le strategie da adottare. «Con una coerenza che non si riscontra in nessun altro fronte, però, anche questa occasione di confronto con il sindacato è stata chiusa». Il problema affitti, inoltre, non si limita solo agli inquilini Itea. Sono molte le famiglie che hanno contratti di affitto sul libero mercato che oggi fanno fatica a onorare per la riduzione delle attività che si è tradotta in cassa integrazione e drastici ridimensionamenti delle risorse familiari. «Una strada percorribile è la rinegoziazione del canone – proseguono i sindacalisti -. Chiediamo alla Provincia di fare da facilitatore con la definizione di un accordo territoriale tra sindacati degli inquilini e associazioni dei piccoli proprietari, magari studiando anche misure che incentivino i locatari ad abbassare i canoni. Allo stesso tempo si potrebbero modificare, per un periodo limitato e legato all’emergenza, i requisiti Icef per ampliare il numero di persone che possono ottenere il contributo all’affitto. Abbiamo chiesto un incontro urgente all’assessora Segnana e al dottor Ruscitti. Attendiamo un riscontro».

Scarica il pdf: casa ART 240420