LA PAT STANZIA 3 MILIONI DI EURO… A SPESE DI DI CHI?
COMUNICATO STAMPA CGIL FP – CISL FP – UIL FPL EE.LL. 28.06.2023
TRENTO. I Segretari di Cgil FP Luigi Diaspro, CISL FP Beppe Pallanch e UIL FPL EE.LL. Andrea Bassetti, richiamano l’attenzione ed attenta lettura, in merito allo stanziamento di 3 milioni di euro della PAT, a ristoro dei bilanci delle APSP del Trentino:
“Ben venga, per tutti i cittadini e le comunità, che la PAT risani i bilanci in perdita delle APSP, tuttavia, quello che ci allarma come OO.SS.Confederali è che questa manovra sia condizionata dalla programmazione per il 2023 di misure di contenimento della spesa”.
Nella determina si legge che la PAT vincola l’erogazione del contributo alla programmazione di una riduzione delle spese in ciascuna Apsp sull’esercizio dell’anno in corso.
Analizzando i bilanci delle Apsp spicca che nella voce “costo della produzione”, che rappresenta tutti i costi sostenuti da una RSA, circa il 70% delle uscite è riferito ai “costi del personale”, difatti si legge nella determina, che il 2022 ha visto lievitare il valore di TFR/tfs del personale a causa della rivalutazione in base all’inflazione.
La domanda viene spontanea; se la maggioranza delle spese è legata al personale, in che modo le Apsp intendono risparmiare, visto che gli organici sono ormai all’osso?
Ed ecco suonare il campanello d’allarme da parte delle OO.SS, perché succede già che alcune Apsp tardino a liquidare la quota TFR a carico ente come prevede il contratto, superando i 90 giorni; succede che non vengano stanziate risorse nel Foreg per riconoscere l’impegno del personale che, nonostante tutto, continua a prestare servizi di qualità; succede ancora, che l’assessorato intimi alle Apsp di rescindere il contratto con le farmacie, che predispongono i farmaci per la terapia, attività questa che serve anche per ridurre il carico di lavoro sul personale infermieristico in molte strutture, data la grave carenza d’organico; ancora, che dire dell’annosa questione dei rientri effettuati dal personale? Dove, in certe Apsp, viene posto in essere per evitare le assunzioni che risulterebbero una spesa in più.
Aggiungiamo poi che, se non bastasse, a seguito di una modifica avvenuta nel 2010 alle Direttive, sulle assenze del personale, di qualsiasi inquadramento, ad esempio: i permessi legge 104, la maternità, le malattie, le APSP, ricevono un rimborso a forfait e la spesa che supera tale copertura rimane a carico dell’ente, senza alcuna assicurazione, come avviene invece nel privato.
Ricordiamo che durante l’incontro con l’Assessorato del 2 maggio 2023, abbiamo con forza richiesto di ripristinare un tavolo di lavoro sulle RSA, per ragionare sulle possibili soluzioni per affrontare la carenza di personale, ad oggi nessun incontro è stato realizzato.
Come CGIL FP, CISL FP e UIL FPL EE.LL., ricordiamo che “la corda” non si può tirare all’infinito, si può spezzare e se succede le conseguenze drammatiche sono sulle persone, sui lavoratori e su tutta la comunità.
Gli enti debbono essere messi nelle condizioni di poter garantire i diritti previsti dal CCPL, è necessario riaprire il confronto affinché le buone prassi, che vengono poste in essere a macchia di leopardo sul territorio, possano essere condivise e favorite, affinché il sistema della APSP rimanga pubblico, coerentemente a quanto prevede la nostra Costituzione.
Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Fpl EE.LL.
L. Diaspro – B. Pallanch – A. Bassetti
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