13 aprile 2021 – l’Adige

La questione materne fa discutere. Bisesti spiega a Radio Dolomiti il perché delle aperture a luglio

«Visto l’anno eccezionale abbiamo ritenuto opportuno proporre un servizio in più non solo per i bambini ma anche per le famiglie. Per questo andiamo avanti con l’idea di tenere le scuole materne aperte anche nel mese di luglio».
Ieri mattina l’assessore Mirko Bisesti è intervenuto a Radio Dolomiti all’interno del programma “Monci”, condotto da Laura Paolazzi e Gabriele Biancardi. Viste le tante domande, opinioni, critiche, valutazioni arrivate negli ultimi giorni su un tema di grande attualità, la radio di via Missioni Africane ha voluto organizzare un appuntamento ad hoc con l’assessore. Che ha ribadito la posizione sua e della giunta. «Tra classi in quarantena e settimane in zona rossa, anche questo anno scolastico è stato decisamente particolare. Per non parlare delle superiori, che stanno ancora vivendo una scuola che scuola non è. La scorsa estate abbiamo voluto offrire una possibilità in più dopo i mesi di lockdown e di chiusure, ma anche quest’anno vorremmo riproporre la chance di un luglio con le porte aperte alle materne. Ci criticano per lo scarso confronto? Quando si prende una decisione un confronto c’è sempre, non abbiamo mai calato dall’alto nulla. Abbiamo posto un tema e ne abbiamo parlato, non più tardi della scorsa settimana eravamo al tavolo con i sindacati. Che, come l’anno scorso, si sono detti contrari». Bisesti ha poi detto agli ascoltatori di Radio Dolomiti le prossime tappe.
«Ora siamo nella fase in cui la giunta deve prendere una decisione dal punto di vista organizzativo. Poi ci saranno ovviamente altre riunioni e confronti con i sindacati e con i vari enti per definire nel dettaglio la situazione». Sul tema scuola è intervenuta ieri anche la Uil che, con una lettera al presidente Fugatti e all’assessore Bisesti, ha spiegato la propria posizione su vaccini e aperture. «Dopo la decisione del Commissario Figliuolo di escludere il personale della scuola dalle categorie che possono accedere alla prenotazione di un vaccino serve un intervento della Provincia. Naturalmente, non è compito del sindacato disquisire su tale scelta, ma dobbiamo vegliare sulla prontezza e sulla capillarità della distribuzione dello stesso alle diverse categorie di lavoratori. Ci siamo sempre battuti -sottolinea la Uil -per tenere aperte le scuole, però abbiamo costantemente ribadito come l’attività didattica in presenza non possa, in ogni caso, prescindere dalla tutela della salute dei lavoratori: protocolli di sicurezza chiari e condivisi, in prima battuta; vaccini ora, essendo questi finalmente disponibili. Più volte siamo intervenuti chiedendo l’assoluta imprescindibilità della pronta vaccinazione del personale scolastico che si trova tutti i giorni realmente in prima linea».

 

Scarica il pdf: ADIGE materne ART 130421