22 dicembre 2020 – Trentino

La richiesta di Cgil, Cisl e Uil «Sci, subito un sostegno ai lavoratori stagionali»

TRENTO. Alla fine anche la Giunta provinciale prende atto che nessun impianto sciistico verrà riaperto il 7 gennaio. Dunque è urgente nei prossimi giorni pensare a come sostenere il reddito dei 15 mila lavoratori stagionali e delle loro famiglie, che restano per più di un mese senza lavoro né ammortizzatori sociali.
È per questa ragione che ieri Cgil Cisl Uil hanno scritto al presidente Fugatti e agli assessori Failoni e Spinelli chiedendo di attivare subito prima di Natale il tavolo di lavoro con le organizzazioni sindacali al fine di individuare un percorso condiviso su come ridestinare i 13 milioni di euro stanziati per l’attualizzazione dell’assegno unico e rimasti in gran parte inutilizzati.
«Invece che perdere tempo in previsioni di date sulla ripartenza della stagione, che una dopo l’altra vengono smentite a causa della gravità della situazione sanitaria in cui versa il Trentino –fanno notare i segretari generali delle tre confederazioni, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti-,sarebbe opportuno concentrare la massima attenzione alla necessità di dare risposte immediate a questi lavoratori che hanno finito la cassa integrazione legata alla stagione estiva e che in questo momento sono senza nessuna occupazione e senza prospettive di assunzioni nel breve termine». Anche se si rilevasse vera l’ultima previsione dell’assessore Roberto Failoni su un possibile avvio degli impianti il prossimo 25 gennaio i lavoratori hanno bisogno oggi di risposte. «Restiamo convinti che l’attenzione massima debba essere riservata al piano sanitario. Fino a quando la situazione dei contagi non tornerà sotto controllo ogni previsione appare azzardata e puramente illusoria».

 

Scarica il pdf: stagionali ART 221220