20 gennaio 2018 – Corriere della Sera
La riconversione dell’impianto: Vetri Speciali di Trento, gli operai di Whirlpool ritrovano il lavoro
Cristina, 43 anni, ha trovato lavoro un anno e mezzo dopo. Contratto a tempo indeterminato, con il Jobs act. Funzione da caporeparto nell’imballaggio delle bottiglie prodotte per Ferrari e Cavit. Stesso stipendio, dopo aver frequentato due corsi di riqualificazione professionale: uno avanzato di computer, l’altro per imparare a guidare il muletto. Corsi finanziati per il 60% da fondi europei e per il restante 40% dall’azienda che aveva deciso di chiudere lo stabilimento: la Whirlpool. A Trento da due anni hanno avviato un esperimento che dovrebbe essere replicato su larga scala e di cui l’Anpal, l’agenzia nazionale per le politiche attive guidata da Maurizio Del Conte, dovrebbe fungere da promotore. La multinazionale Usa degli elettrodomestici quasi quattro anni fa decise di chiudere dichiarando 250 esuberi. Trentino Sviluppo, il braccio operativo della Provincia di Trento, si è messa al avoro pubblicando un bando per la reindustrializzazione del sito. Concedendo anche la facoltà di usare la formula dell’usufrutto trentennale, inedita per l’industria, per utilizzare l’impianto. A vincere quel bando è stata la Vetri Speciali, specializzata nel vetro alto di gamma. Che per aggiudicarsi quello stabilimento— riconvertendolo con un forno da 40 milioni — ha garantito la ricollocazione della gran parte degli addetti in esubero di Whirlpool. Dice Nicola Polito, direttore di Trentino Sviluppo, «che il tentativo è stato proficuo. L’azienda ora fattura solo in Trentino circa 150 milioni e ha in programma di espandersi ». La vicenda potrebbe essere emulata dalla Embraco che ha dichiarato 500 esuberi vicino Torino. Embraco, il caso vuole, è sempre di Whirlpool.
Scarica il pdf: Whirlpool-ART200118
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