Trentino – 10 febbraio 2023

La sanità trentina in tilt: il nuovo software non va

TRENTO. A quasi un mese e mezzo dall’avvio di SAP S/4HANA, il nuovo sistema operativo gestionale dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari che ha sostituito il precedente Eusis a partire dai primi giorni del 2023, sono ancora numerosi i malfunzionamenti che tutt’oggi si traducono sia in difficoltà operative per gli addetti ai lavori che in disagi per i pazienti.
Le funzioni demandate al programma sono numerose: dalla gestione del magazzino agli ordini, dalla logistica alla contabilità. Ma i problemi coinvolgono anche l’accesso alle cartelle cliniche dei cittadini bisognosi di assistenza.
«Un disatro annunciato», ha attaccato la consigliera Pd Lucia Maestri in un’interrogazione, la seconda sul tema dopo quella di gennaio, presentata ieri in consiglio provinciale.
I problemi, conferma Giuseppe Varagone di Uil Sanità Trentino, si erano presentati sin da subito: «Eusis era un programma il cui uso era ormai consolidato e dall’interfaccia intuitiva, che permetteva agli operatori sanitari di lavorare agilmente. La prima volta che Sap fu presentato a coordinatori e personale, invece, sin da subito questi ultimi segnalarono diverse lacune».
Da qui la promessa di Apss di consolidare le mancanze nel corso del 2022, in accordo con i tecnici di Sap.
«Eppure, giunti a pochi giorni dall’avvio, il programma è stato ripresentato al personale con tutti i problemi che erano stati precedentemente evidenziati, tale e quale» sottolinea Varagone. Qualche ora di formazione telematica per un software dal manuale d’uso che conta centinaia di pagine e poi l’avvio contemporaneo alla dismissione del precedente gestionale.
La migrazione da un sistema all’altro non è stata fatta a dovere e questo si traduce in due ordini di criticità, spiega Varagone: «Da una parte ci sono le difficoltà di tipo organizzativo. Dall’altra ci sono quelle legate alle cartelle cliniche dei pazienti». Partiamo dalle prime.
«È un problema che tocca tutte le unità operative dell’azienda sanitaria, che si trovano in difficoltà a reperire il materiale. Per esempio, se c’è la necessità di ordinare farmaci o presidi specifici necessari per attuare interventi e visite, gli ordini non vengono inoltrati. A volte un ordine sembra essere partito quando non lo è, oppure viene processato in maniera errata». Il problema, spiega il sindacalista, è che l’unico modo di scoprirlo è quando il materiale non viene recapitato. Altre volte, continua il sindacalista, «capita che i codici numerici della merce ordinata non corrispondano con quella consegnata. Questo non solo genera difficoltà nel tracciare e mantenere le scorte di presidi fondamentali per erogare le prestazioni ai cittadini, ma causa anche che gli operatori sanitari delle varie unità debbano rincorrersi a chiedere in prestito materiali a vicenda, quando è possibile farlo».
C’è poi il problema dell’accesso alle cartelle cliniche, dove l’avvio di Sap è coinciso con la restrizione degli accessi al Sio, il Sistema Informativo Ospedaliero, precedente programma di gestione dei referti. «A tutto il personale, con la sola eccezione dei medici, è stata tolta l’abilitazione per accedere. Questo non solo rende il lavoro di programmazione della giornata da parte delle segreterie di reparto assai difficoltoso, ma causa ritardi anche nelle visite, dato che per una questione di privacy il login è riservato solo al medico che in precedenza si trovava le cartelle cliniche pronte all’inizio della visita e poteva dunque occuparsi interamente del paziente» continuaVaragone.
Resta dunque da capire quali saranno i tempi di risoluzione di questi problemi tecnici da parte di Apss e Sap. «Finora hanno rassicurato che si sarebbero occupati di questi problemi, ma ad oggi non vediamo risoluzioni in tempi veloci» conclude il sindacalista.

 

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