21 maggio 2017 – Trentino, Corriere del Trentino
La Uil a Rossi: «Le borse di ricerca
non bastano, ai docenti serve il contratto»
È stata inaugurata ieri la nuova scuola media di Taio. A tagliare il nastro dell’istituto è stato il presidente della Provincia Ugo Rossi, il quale ha spiegato che «la scuola non è un luogo chiuso ma respira con la comunità, un luogo dove si impara a coltivare relazioni e a riconoscere i diritti di tutti».
La nuova struttura completa il complesso scolastico dell’istituto comprensivo di Taio ed ha aperto le sue porte agli studenti già lo scorso gennaio. Al suo interno stanno studiando 225 ragazzi, una parte dei quali ha accompagnato ieri i visitatori all’interno della scuola mentre un’altra parte si è esibita in una rappresentazione teatrale. L’edificio è costato 7 milioni di euro e ora può contare su aule e laboratori, ampi spazi esterni, un impianto di risparmio energetico e a breve anche della palestra, i cui lavori inizieranno entro l’anno.
Insieme al governatore hanno preso parte all’inaugurazione anche l’assessore provinciale Carlo Daldoss, il sindaco del Comune di Predaia Paolo Forno, l’assessore comunale ai lavori pubblici Lorenzo Rizzardi, i presidenti della comunità della Val di Non Silvano Dominici e del Bim dell’Adige Giuseppe Negri, il vicepresidente della Regione Lorenzo Ossanna e il senatore Franco Panizza. «È importante poter disporre di risorse materiali per portare a compimento opere come questa — spiega Rossi — ma ciò che conte è quando capiamo di stare bene con gli altri».
Nel frattempo monta la protesta per il rinnovo dei contratti degli insegnanti. La delibera con cui la giunta provinciale ha assegnato 120.000 euro complessivi ai docenti attraverso 100 borse di ricerca da 1.200 euro ciascuna non è ritenuta sufficiente dai rappresentanti dei lavoratori della Uilscuola. «Mentre i docenti del resto d’Italia si sono visti attribuire 500 euro ciascuno per iniziative di formazione, aggiornamento e ricerca, in Trentino solo briciole» ha tuonato il segretario dell’organizzazione Pietro Di Fiore. «A 100 docenti un riconoscimento mentre agli altri 7.000 nulla — prosegue il sindacalista — C’è ben poco da scherzare, altro che ben altri strumenti in Trentino: per pareggiare l’iniziativa nazionale mancano più di 3 milioni di euro». Dalla Uilscuola arriva la richiesta di «un contratto che riconosca l’importanza del quotidiano lavoro d’aula» ed è quindi necessario «liberare le scuole dai diktat provinciali, dare maggiore autonomia agli istituti scolastici nell’utilizzo delle risorse disponibili, finalizzare le prestazioni aggiuntive previste dal contratto provinciale». «Bene l’iniziativa sulle borse di ricerca — conclude Di Fiore — Occorre però tempestivamente stanziare le risorse necessarie per valorizzare il lavoro dei docenti trentini».
Scarica il pdf: borse ART 210517
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