15 settembre 2020 – Trentino

L’appello dei Caf di Cgil, Cisl, Uil e Acli: «Mense, proroga per l’Icef»

 

TRENTO. Con l’avvio del nuovo anno scolastico migliaia di famiglie trentine potrebbero pagare caro il servizio mensa per i propri figli, a causa delle difficoltà dei Caf nel certificare l’Icef. A lanciare l’allarme sono i Caf di Cgil, Cisl e Uil del Trentino e Acli. A causa dell’emergenza sanitaria, infatti, la campagna per il rinnovo del calcolo Icef è partita in ritardo e, nel rispetto delle regole di distanziamento sociale all’interno degli uffici, non è possibile potenziare ulteriormente il personale degli sportelli fiscali.
«Ci sono moltissime famiglie che chiedono subito un appuntamento, ma siamo nell’impossibilità di soddisfarli» spiegano i responsabili dei Caf. Da qui l’appello pubblico alla Provincia affinché intervenga con una norma ad hoc per superare questa situazione.
La proposta dei Caf dei sindacati e delle Acli, a questo punto, è di prorogare le tariffe dello scorso anno almeno fino a novembre per poi conguagliare con i nuovi importi calcolati sulla base dell’Icef aggiornato. Da tempo i Caf hanno messo sul tavolo provinciale questa problematica, legata alla particolarità di quest’anno, ma fino a questo momento Piazza Dante è rimasta immobile.
In questo modo ci saranno famiglie che pur avendo diritto alle tariffe agevolate saranno costrette a pagare l’importo intero. «Serve un provvedimento ponte che vada incontro alle famiglie -concludono i Caf -. E serve in fretta»

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