Trentino, Corriere del Trentino, Il T – 27 maggio 2023

Lavoratori del settore salute. L’altra economia va in piazza

TRENTO. L’economia raccontata nelle stanze della politica: riflettori, telecamere, brochure ben fatte con parole ben dette. Poi però fuori ti aspettano le bandiere e la rabbia. La rabbia è quella di chi opera nel settore strategico della sanità. Le bandiere sono quelle dei sindacati che all’esterno della sede della Regione e della Provincia autonoma di Trento ieri hanno sventolato per chiedere il finanziamento del contratto sanità 2022-2024. La realtà è quella dell’insoddisfazione dei lavoratori.
L’idea è di approfittare della cornice festivaliera per mostrare che nel Trentino autonomo le cose non vanno sempre benissimo e non da oggi. I problemi legati al mondo salute si trascinano da decenni. E poi c’è la parte del trattamento economico.
In una nota -sottoscritta da Cesare Hoffer (Nursing up), Giuseppe Varagone (Uil Fpl sanità), Beppe Pallanch (Cisl Fp) e Paolo Panebianco (sanità Fenalt) -si fa l’elenco delle richieste. Si chiedono subito nuove e specifiche risorse economiche per valorizzare i dipendenti Apss. Dalle 10m alle 12.30 di ieri si è tenuto il presidio in piazza Dante.
«Chiediamo l’implemento delle assunzioni di personale, visti i carichi di lavoro ormai insostenibili; lo stanziamento di adeguate risorse economiche in assestamento di bilancio per il nuovo contratto di lavoro 2022/2024, finalizzate alla valorizzazione dei professionisti sanitari, del personale Oss, del personale tecnico-amministrativo e degli operai; l’individuazione di specifici fondi per la revisione dell’ordinamento professionale; lo specifico stanziamento dei fondi per riconoscere impegno, disagio (implemento economico per straordinari, rientro in servizio, pronte disponibilità, ecc..) e la responsabilità delle varie funzioni professionali; l’immediata convocazione del tavolo Apran per definire un accordo con i criteri per l’utilizzo di una somma di 5 milioni di euro lordo dipendente, da distribuire “una tantum”; la convocazione del tavolo Apran per riprendere la trattativa per la revisione della parte giuridica 2019/21, con particolare riferimento agli istituti del part-time e della conciliazione vita-lavoro e per stipulare nel contempo un nuovo accordo sulle fasce economiche».
E poi c’è la richiesta di fondi extracontrattuali a carico della Provincia per le progressioni verticali, l’aumento del pagamento delle prestazioni aggiuntive, con fondi extracontrattuali e infine i fondi per riconoscere le mansioni rilevanti e l’aumento del buono pasto, con la possibilità di cumulabilità e maggiori convenzioni con le ristorazioni territoriali.

 

Scarica il pdf: TRENTINO, CORRIERE, IL T sanita ART 270523