8 maggio 2018 – Trentino, Corriere del Trentino
Lavoratori della sanità sul piede di guerra
Contratto, la Provincia mette sul piatto 1,5 milioni. I sindacati: «Insufficienti» Coinvolti 7 mila dipendenti. Hoffer: «Infermieri a 1400 euro, anacronistico»
Delusi e arrabbiati. I sindacati del comparto sanità rispediscono al mittente la proposta portata ieri al tavolo dall’assessore Luca Zeni, 1 milione e mezzo di euro per il rinnovo dei contratti di quasi 7 mila lavoratori, tra personale sanitario (3700 tra infermieri, radiologi e tecnici di laboratorio) e amministrativo, dell’Azienda sanitaria. «Non bastano per raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati», avverte Gianna Colle (Fp Cgil) che definisce l’incontro «deludente». «All’assessore abbiamo chiesto anche conto dei quattro milioni e mezzo ovvero delle risorse residue del contratto precedente. Si tratta di risorse che, negli anni di blocco contrattuale, sono rimaste ferme e si sono accumulate; sarebbero dovute servire per lo sviluppo professionale. La Provincia ha intenzione di spendere questo denaro per la futura produttività, dunque usarlo da qui in avanti. Noi la vediamo diversamente: sono soldi che già spettano ai lavoratori e vanno dunque liquidati con un’una tantum alla stregua del contratto della dirigenza».
Sulla stessa lunghezza d’onda Nursing Up e Uil Fpl che in una nota congiunta al termine dell’incontro scrivono: «Abbiamo constatato che le risorse aggiuntive proposteci sono del tutto inadeguate e insufficienti a riconoscere il disagio (indennità turni), lo sviluppo professionale e l’omogeneizzazione economico-giuridica del personale dell’Azienda sanitaria con il personale provinciale. È emersa l’assenza di un progetto della Provincia per riconoscere la professionalità del personale». «Un infermiere guadagna 1400-1450 euro al mese, una paga anacronistica per professionisti laureati e che svolgono un lavoro di grandissima responsabilità», lamenta Cesare Hoffer, coordinatore Nursing Up. «La misura è colma, il disagio in Azienda fortissimo, con carichi di lavoro insopportabili». Zeni si è impegnato a tornare al tavolo entro un mese ma i sindacati sono pronti a mobilitarsi anche prima.
Dalla Fp Cgil arriva l’appello alle sigle sindacali per scrivere una piattaforma unitaria «visto che le richieste sono molto simili»: «Per quanto ci riguarda, le nostre sono sempre le stesse, in sintesi: riqualificazione del personale, omogeneizzazione dei contratti con quelli della Provincia, 15 euro aggiuntivi per le figure dalla «A» alla«C»,50europeri«D»ei «DS», riscontro della quota che gli infermieri devono versare per l’iscrizione obbligatoria all’albo professionale».
Scarica il pdf: sanità ART 080518
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