01 dicembre 2020 – Trentino
«Le risorse sono poche e servono delle priorità»
TRENTO. «Il Trentino ha bisogno di darsi delle priorità per costruire una ripresa solida, che accresca la competitività, crei occupazione di qualità e recuperi il gap di produttività». Le parole sono quelle dei segretari di Cgil, Cisl e Uil. «Condividiamo con il presidente Fugatti la consapevolezza che le risorse non sono infinite. Ma è proprio per questa ragione che, oggi più che mai, vanno usate nel modo migliore individuando, in modo condiviso, le priorità che consentano di guardare oltre questa fase di emergenza. Che la si chiami visione o prospettiva poco cambia, l’importante è capire insieme, istituzioni provinciali e parti economiche e sociali, dove è meglio puntare e mettere a frutto strategie coerenti per raggiungere gli obiettivi, allargando al contributo di tutti, dall’Università ai centri di ricerca, dal terzo settore agli enti locali». Parole con le quali tornano sulle parole del presidente provinciale e chiariscono che da parte del sindacato non c’è alcun pregiudizio verso questo esecutivo. «Avanziamo critiche e proposte nella convinzione che possano essere utili alla costruzione di politiche pubbliche efficaci. Il sindacato trentino ha sempre fatto la propria parte e siamo disposti a farlo ancora adesso, in maniera responsabile, insieme agli altri stakeholders, a cominciare dal coordinamento imprenditori. Non è sufficiente dire che servono progetti che non costino tanto. Riteniamo invece che vadano usate con lungimiranza tutte le risorse finanziarie di cui dispone il bilancio provinciale come leva per rafforzare la crescita e stimolare una ripresa economica solida – insistono Andrea Grosselli, Cgil, Michele Bezzi, Cisl e Walter Alotti, Uil -. Aver oggi paura di investire potrebbe, domani, avere conseguenze molto più pesanti sulla nostra economia. Se l’economia non riparte, infatti, l’impatto sarà forte anche sul bilancio provinciale».
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