l’Adige – 22 dicembre 2023
LEGGE DI BILANCIO. Alotti chiede di rivedere l’addizionale: «Alzare l’esenzione Irpef»
TRENTO – «La nuova Irpef e la riduzione del cuneo fiscale regalano solo pochi spiccioli ai lavoratori e ai pensionati trentini». A sostegno della sua tesi il segretario generale della Uil provinciale Walter Alotti (nella foto) ha costruito la tabella qui a fianco, partendo dall’esonero contributivo del 6% per i redditi da lavoro dipendente sotto i 25.000 euro e del 7% per quelli sopra i 35.000 euro confermato nella legge di bilancio 2024 e dall’attivazione del primo modulo della riforma del sistema di aliquote dell’imposta Irpef per il 2024 (aliquota al 23% per tutti i redditi sotto i 28.000 euro).
«Prendendo in considerazione solamente la nuova Irpef – spiega Alotti -, è stato stimato un aumento netto dai 4 euro mensili per i redditi lordi annui intorno ai 15.000 euro ai 20 euro per i redditi a partire dai 30.000 euro, che rimane fisso nelle fasce di reddito superiori. Va tuttavia considerato che in virtù della revisione delle detrazioni per i redditi sopra i 50.000 euro, le retribuzioni superiori a tale soglia vedranno una riduzione delle detrazioni di 260 euro su particolari categorie, tra cui le erogazioni liberali, ma anche, ad oggi, tutte quelle detrazioni al 19%».
Se invece si considera l’effetto combinato della nuova Irpef e del taglio del cuneo, l’incremento mensile va dai 68 euro per i redditi annui lordi intorno ai 15.000 fino a 111 euro intorno ai 35.000, valore soglia oltre il quale le retribuzioni non godono più del taglio del cuneo.
«Appare evidente che gli aumenti in busta paga previsti per il 2024 sono completamente insufficienti per recuperare il potere d’acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti, deteriorato prima dalla pandemia, poi dall’inflazione record registrata in questi anni e addirittura diminuito rispetto a 30 anni fa, come evidenziato dall’Ocse» accusa Alotti. «Inoltre, entrambe le misure (Irpef a 3 aliquote e taglio del cuneo) saranno in vigore solamente per il 2024, finanziate per un costo complessivo di 15 miliardi di euro. Non sono quindi misure strutturali, come aveva richiesto la Uil, e sorge la preoccupazione rispetto al come saranno trovate le risorse, tra un anno, per rifinanziarle».
Non per nulla in sindacati avevano chiesto la detassazione di tredicesime, aumenti contrattuali e una riforma fiscale veramente progressiva per redistribuire risorse.
«L’Irpef è partita prettamente statale, ma a livello locale sarebbe possibile adottare percentuali diverse dell’addizionale Irpef a beneficio delle fasce di popolazione trentina più deboli. Purtroppo per il 2024 la Giunta provinciale non prevede più la soglia dei 25.000 euro di esenzione, adottata nel 2023 (anno elettorale), ma rischiamo di ritornare ai 20.000 euro o addirittura ai 15.000 dei primi anni di consigliatura Fugatti» attacca Alotti, ricordando come a Bolzano (e pure in Liguria) l’esenzione dell’addizionale Irpef valga fino a 28.000 euro con ulteriori detrazioni per i figli a carico fino a 70.000 euro. «Ci auguriamo che Fugatti, che afferma di voler dare risposte e segnali riguardo alle basse retribuzioni e pensioni trentine, metta mano, alla partita fiscale locale».
Scarica il pdf: ADIGE Irpef 221223_compressed
No Comments