07 novembre 2019 – Trentino, Corriere del Trentino
Legge di stabilità provinciale. I sindacati: «Bene il welfare, ora i fatti»
La presentazione a Cgil, Cisl e Uil. «Certe somme sono però ai minimi termini»
TRENTO. «La prossima legge di stabilità provinciale contiene diversi impegni positivi sugli investimenti pubblici, sul mantenimento del sistema di welfare provinciale e sul parziale ripristino dell’esenzione dell’addizionale Irpef per i redditi fino a 15mila euro, che accoglie anche se non in toto le nostre richieste. Ci auguriamo che oltre ai titoli i provvedimenti annunciati si concretizzino anche in misure efficaci con adeguati stanziamenti di risorse. Oggi su molte delle questioni annunciate manca la sostanza». E’ il commento dei segretari generali di Cgil Cisl Uil, Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti, al termine del confronto con l’assessore alle attività economiche Achille Spinelli.
«Su diversi aspetti abbiamo dovuto constatare che la giunta stanzierà solo risorse minime, come nel caso del fondo per la crescita per sostenere iniziative di sviluppo innovativo o del fondo per la Green Economy finalizzato ad interventi di efficientamento energetico su infrastrutture, immobili e impianti pubblici – fanno notare i tre segretari -. Allo stesso tempo misure come quelle relative alla riforma del sistema di promozione turistica provinciale, sugli incentivi alle imprese o sulla revisione dell’assetto istituzionale verranno declinate in specifici disegni di legge che la giunta varerà nei prossimi mesi. Per questa ragione allo stato attuale il nostro non può che essere un giudizio cauto»Ancora: «E’ positivo che non siano state stravolti gli strumenti di agevolazione fiscale per le imprese. Riteniamo però importante che la Provincia di Trento, così come fatto a Bolzano, leghi il beneficio di un’aliquota Irap ridotta al rispetto dei contratti collettivi di lavoro, per evitare dannosi casi di dumping sociale alle spalle dei lavoratori e delle aziende virtuose». Sul fronte del welfare, i sindacati hanno ribadito la necessità che la Provincia torni ad investire sulle politiche della casa dando così risposta al fabbisogno abitativo di migliaia di famiglie. Infine il nodo del rinnovo dei contratti pubblici. «La manovra deve prevedere le risorse necessarie per garantire il rinnovo del contratto degli enti locali, della sanità e del personale della scuola, oltre alle risorse per la copertura degli aumenti previsti del rinnovato contratto delle cooperative sociali. Se così non fosse sarebbe gravissimo».
Scarica il pdf: manovra ART 071119 3
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