14 ottobre 2020 – Corriere del Trentino

«Lockdown? Un dramma Fare di più per prevenire»

TRENTO «Un nuovo blocco totale avrebbe conseguenze drammatiche sul piano economico e sociale. Per questa ragione serve ogni sforzo possibile da parte della Provincia e dell’Azienda sanitaria per arginare i contagi. A cominciare da un rafforzamento di tutte le strategie sanitarie di prevenzione nei luoghi di lavoro e nella scuola. Quindi sempre più test e tamponi». È quanto ribadiranno domani i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil del Trentino nell’incontro, richiesto da organizzazioni sindacali e associazioni datoriali, con i vertici della Provincia.

«Quella che stiamo giocando è una partita che riguarda tutti — dicono Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti —. È fondamentale che la Provincia recuperi il tempo perduto e avvii subito un’azione capillare di prevenzione e contenimento del contagio. Abbiamo davanti mesi molto complicati e non possiamo permetterci di sbagliare. Il conto da pagare sarebbe drammatico per la nostra comunità e l’intera economia trentina».

La strada è, dunque, quella di rafforzare tutte le misure di prevenzione e salute pubblica per il Covid-19. A cominciare dal potenziamento ulteriore di tamponi e test rapidi affidabili. «Non basta dire che facciamo più tamponi del resto d’Italia. Bisogna potenziare ulteriormente le attività di test e fare sì che i tamponi non subiscano rallentamenti perché l’epidemia non è passata e il virus è ancora tra noi e colpisce le persone più fragili come dimostra quanto accaduto nelle case di riposo. Allentare l’attività di test nelle Rsa è stato un errore, come purtroppo stiamo vedendo. Abbassare la guardia ha un costo elevato in termini di diffusione della malattia. Allo stesso tempo serve chiarezza sui test rapidi e sulla gestione dei trasporti che possono diventare fattore di contagio. Anche su questo fronte si può e si deve fare di più».

 

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