l’Adige – 13 gennaio 2024
Maestri: «Il consiglio provinciale sia coinvolto sul nodo dei salari»
«Sul tema dei salari si coinvolga il consiglio provinciale». Lo chiede la consigliera del Pd, Lucia Maestri, alla luce della convocazione di un primo incontro fra la Giunta provinciale e le parti sociali il 22 gennaio «sullo strategico tema delle retribuzioni e del costo del lavoro».
«Il nodo dei salari, indicato come prioritario per il governo provinciale, – scrive Maestri in un comunicato – pare quindi che possa essere affrontato partendo da dati certi e da proposte concrete, sulle quali misurare l’impegno della politica, come delle organizzazioni sindacali ed imprenditoriali. Trattandosi di una questione che investe, non tanto un singolo settore o uno specifico territorio, bensì la totalità della realtà provinciale, sarebbe estremamente opportuno anche il coinvolgimento di tutta la politica, almeno nelle sue rappresentanze istituzionali».
«In tal modo, il consiglio provinciale – sostiene la consigliera del Pd – potrebbe, sulle riflessioni in atto sia dentro i livelli del potere esecutivo come in quelli dei corpi intermedi, garantire il proprio contributo, anche attraverso posite audizioni nelle competenti Commissioni legislative, uscendo così da quella mera dimensione ratificatoria, purtroppo svolta nel più recente passato dal potere legislativo. Auspicando la disponibilità e l’interesse di tutte le forze politiche rispetto a questa proposta, si attendono le conseguenti iniziative della presidenza del consiglio provinciale, nel solco di quella affermata centralità dell’assemblea legislativa, rivendicata dal nuovo presidente (Claudio Soini Ndr.)».
E a proposito di retribuzioni, tornano a farsi sentire i sindacati
del pubblico impiego per sollecitare il presidente Fugatti a stanziare i soldi per il contratto.
«Siamo concordi quando il presidente Fugatti – sostengono Giuseppe Pallanch e Andrea Bassetti, rispettivamente segretari di Cisl Fp e Uil Fpl, – afferma che la priorità è lavorare sui redditi e sulle misure per sostenere le famiglie ma è arrivato il tempo di velocizzare i tempi per la variazione di bilancio e per metterli nelle buste paga dei lavoratori».
«È il momento – proseguono i due sindacalisti – di dare seguito, con urgenza, alle intese ormai raggiunte mesi fa». I sindacati ribadiscono il valore dell’accordo raggiunto il 18 luglio e l’intesa definita il 29 ottobre «con responsabilità abbiamo firmato quei documenti che contengono una road map da seguire. Senza i protocolli non ci sarebbe nemmeno una discussione o un ragionamento per una anticipazione contrattuale».
Le funzioni pubbliche di Cisl e Uil chiedono però di accelerare le trattative «perché per colpa della politica e le tensioni per le poltrone siamo in ritardo. Si parli di meno e si facciano i passi necessari.
C’è l’esigenza di dare risposte alle famiglie il cui potere di acquisto è eroso dall’inflazione e dalla varie crisi. Se è una priorità del presidente, allora vengano stanziate le risorse mancanti . Il sostegno ai redditi può avvenire solo con l’accredito nelle buste paga e la piena disponibilità delle somme a regime, senza dimenticare gli arretrati».
Un altro punto sollevato dai sindacati riguarda le trattative: «Si deve rilanciare la contrattazione primaria, frutto della nostra autonomia, spacchettando i 15 milioni per la contrattazione integrativa».
Scarica il pdf: ADIGE Maestri 130124
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