8 novembre 2016 – Corriere del Trentino
Maestri, una settimana di attesa. Al lavoro per le graduatorie.
Centinaia di classi coinvolte
La prossima settimana sarà probabilmente decisiva per la soluzione della vicenda relativa al rifacimento della graduatoria e alla nuova assegnazione dei posti di insegnamento alle elementari.
Riscrivere la quarta fascia della graduatoria non è né impegnativo né lungo perché, come confermato dal presidente-assessore Rossi, l’amministrazione è già in possesso di tutti i dati indispensabili per l’aggiornamento imposto dalla sentenza del Consiglio di Stato.
Si tratta di inserire a pettine i 164 vincitori del ricorso.
Appare verosimile che gli uffici provinciali convochino gli aventi diritto per la prossima settimana.
Dagli uffici provinciali la vicenda si trasferirà poi alle singole scuole.
Vanno infatti rifatte tutte le nomine effettuate dai dirigenti scolastici sulla base di una graduatoria ora dichiarata illegittima (la quarta fascia provinciale corrisponde alla seconda di istituto).
Decine e decine di precari saranno costretti ad abbandonare il posto occupato da settimane.
Con notevole disagio in particolare per chi è stato costretto ad affittare un alloggio. Senza contare la profonda ingiustizia nei confronti degli alunni e delle loro famiglie. Centinaia le classi coinvolte.
Una ricostruzione più puntuale della vicenda consente inoltre di chiarire alcuni aspetti. Già nel 2013 Mauro Pericolo, presidente di Delsa, si era rivolto agli uffici del Dipartimento istruzione per segnalare il problema e concordare una soluzione. Senza trovare ascolto. Da parte sua il ministero ha emanato nel 2014 il decreto che ufficializza il valore abilitante del diploma magistrale conseguito prima del 2002.
Da due anni era dunque noto che quei diplomati avevano diritto all’inserimento nella graduatoria utile per le nomine degli insegnanti elementari sia a tempo indeterminato sia a tempo determinato.
Intanto oggi a Roma la Cassazione si riunisce per stabilire se la competenza è del tribunale del lavoro o del Consiglio di Stato.
Il pronunciamento è stato richiesto dal giudice Flaim in seguito al ricorso presentato da venti insegnanti patrocinati dalla Uil scuola.
L’esito sarà reso noto entro trenta giorni. Ma va precisato che il ricorso Delsa è stato presentato contro il regolamento — che è atto amministrativo — e non contro la graduatoria che da quello deriva. La decisione della Cassazione non dovrebbe dunque interferire sull’esecuzione della sentenza del Consiglio di Stato.
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