04 dicembre 2019 – Trentino

«Mamme agevolate ai concorsi? Passo indietro culturale e giuridico»

Il caso. Annelise Filz, avvocato ed ex Consigliera di parità, boccia la proposta di Fugatti. I sindacati: «Discriminatoria nei confronti delle donne senza figli e degli uomini»

TRENTO. «Un passo indietro sul piano culturale e giuridico». Annelise Filz, avvocato esperto di diritto di famiglia, boccia “senza se e senza ma” la proposta del governatore Maurizio Fugatti di premiare le donne con figli nei concorsi pubblici. Secondo l’ex Consigliera di parità ed ex presidente della Commissione pari opportunità, al netto di vizi di incostituzionalità che sembrano evidenziarsi nelle parole del governatore, la proposta di Fugatti è debole in partenza, «perché esclude dai possibili vantaggi gli uomini: ne conosco tantissimi che sono ottimi strumenti di conciliazione per le madri. Sul piano normativo, quindi, l’ipotesi formulata da Fugatti non rispetta il principio di parità».
«Non mi pare tra l’altro prosegue Filz analizzando il tema sul profilo della costituzionalità che una norma del genere possa rientrare tra quelle a tutela della maternità e della paternità, come ad esempio può essere il parti-time: pensiamo, ad esempio, alle donne e agli uomini che non possono avere figli. Aggiungo: una norma del genere andrebbe a colpire soprattutto i giovani che partecipano ai concorsi. Questa proposta conclude l’avvocato mi pare un passo indietro dal punto di vista culturale e legislativo».
«Per sostenere la natalità e le famiglie serve un mix di misure strutturali per l’economia, che prevedano sostegno anche economico alle famiglie, che mettano in campo servizi di conciliazione diffusi e flessibili – affermano in una nota congiunta i segretari di Cgil, Cisl e Uil -. Non servono di certo le ricette basate sull’effetto annuncio, non solo dalla dubbia efficacia, ma sicuramente illegittime e discriminatorie nei confronti delle donne senza figli e degli uomini. Senza dimenticare che l’occupazione femminile va sostenuta tutta, se veramente vogliamo vedere crescere il nostro Pil».
«Gli studi dimostrano che i bonus, gli assegni e i kit sono utili ed importanti per le famiglie che i figli li hanno già il commento di Alessandro Olivi, consigliere provinciale del Pd ma sono inefficaci per fronteggiare quella che è la principale sfida demografica italiana: il calo della fertilità e della natalità. La proposta che faccio alla Giunta, a nome del Partito Democratico del Trentino, è dunque molto secca e molto chiara: non spezzettate quelle risorse in tanti rivoli, concentriamole invece in un piano straordinario a favore delle mamme che hanno figli piccoli e che lavorano. In tutti i paesi d’Europa conclude Olivi esiste una comprovata correlazione tra crescita del lavoro femminile e aumento della natalità».

 

Scarica il pdf: mamme ART 041219