l’Adige – 12 ottobre 2022

«Manca troppo personale, per una visita passano mesi»

«Siamo esterrefatti». Dopo aver letto l’Adige nei giorni scorsi il segretario della Uil Sanità Giuseppe Varagone tuona rispetto alle dichiarazioni dell’assessora Stefania Segnana e dei vertici dell’Azienda sanitaria. «Visto che Segnana ama comunicare con i numeri, rammentiamo ancora una volta che passare dallo 0,8% al 1,5 % di dimissioni annue non solo ci preoccupa ma incide notevolmente sui servizi e sulle Unità Operative. Ci preme sottolineare che la fuga verso altre realtà non sono solo gli infermieri, ma la situazione è più grave di quello che si pensa. Altre figure sanitarie come
ad esempio tecnici di laboratorio, di Radiologia, ostetriche, medici, oss, hanno lasciato l’Apss per esercitare la propria professione in altri contesti, come quello delle strutture private convenzionate o nelle regioni limitrofe, che sono diventate più attrattive, sia perché lo stesso personale viene remunerato molto di più, ma principalmente hanno la possibilità di poter conciliare il lavoro con la vita privata».
Nel chiedere un tavolo tecnico per dare risposte ai professionisti e nel ribadire che i sindacati sono pronti alla mobilitazione, Varagone torna sul tema economico: «Nella nostra realtà il personale medico ha un contratto scaduto da anni, e la stessa PAT non vuole riconoscere loro il contratto di lavoro 2016/2018 a differenza dei colleghi del resto d’Italia. In merito al personale del comparto siamo ancora in stallo dal remunerare gli aumenti contrattuali e gli arretrati 2019/2021, senza dimenticare le fasce economiche di anzianità, l’indennità infermieristiche, di pronto soccorso e di tutela del malato e della promozione alla salute. I problemi di organico ricadono poi sui cittadini, che per poter eseguire una visita medica specialistica prenotando tramite Cup attendono mesi».

 

Scarica il pdf: ADIGE sanita ART 121022