18 aprile 2019 – Trentino
«Mancano medici? Togliere subito il numero chiuso a medicina»
«Via da subito il numero chiuso per l’accesso alle facoltà di medicina italiane: il problema della scarsità di medici parte da lì, cioè da quando venne introdotto questo sistema contro ogni logica ed è urgente intervenire». Ne sono convinti Giuseppe Varagone e Gianluca Lauria, della Uil funzione pubblica sanità, che ieri sono intervenuti con una nota sul tema del ricambio di medici e in particolare sui problemi di personale nei reparti di pronto soccorso.
«Purtroppo dobbiamo evidenziare che alcune soluzioni prospettate dalla sanità pubblica vadano sempre in un’unica direzione: quella di reperire maggiori entrate o attraverso l’aumento di ticket sanitari per l’accesso alle prestazioni o riducendo posti letto di rilevante importanza sanitaria (chiusura posti di osservazione breve in pronto soccorso) ma che non risolvono il problema alla radice. Siamo molto preoccupati e perplessi anche del fatto che qualcuno pensi di risolvere il problema utilizzando i medici tirocinanti. A nostro avviso semmai è da domandarsi come mai la sanità trentina non sia ambita dai medici e perché in questi anni, i medici di medicina d’urgenza che lavoravano in Pronto Soccorso del Santa Chiara dopo alcuni mesi hanno preferito andarsene altrove? E perché la precedente giunta provinciale e la dirigenza aziendale hanno deciso di depotenziare gli ospedali periferici centralizzando tutto al Santa Chiara? Ora bisogna attivare un tavolo tecnico con Provincia, Azienda sanitaria e sindacati».
«Purtroppo dobbiamo evidenziare che alcune soluzioni prospettate dalla sanità pubblica vadano sempre in un’unica direzione: quella di reperire maggiori entrate o attraverso l’aumento di ticket sanitari per l’accesso alle prestazioni o riducendo posti letto di rilevante importanza sanitaria (chiusura posti di osservazione breve in pronto soccorso) ma che non risolvono il problema alla radice. Siamo molto preoccupati e perplessi anche del fatto che qualcuno pensi di risolvere il problema utilizzando i medici tirocinanti. A nostro avviso semmai è da domandarsi come mai la sanità trentina non sia ambita dai medici e perché in questi anni, i medici di medicina d’urgenza che lavoravano in Pronto Soccorso del Santa Chiara dopo alcuni mesi hanno preferito andarsene altrove? E perché la precedente giunta provinciale e la dirigenza aziendale hanno deciso di depotenziare gli ospedali periferici centralizzando tutto al Santa Chiara? Ora bisogna attivare un tavolo tecnico con Provincia, Azienda sanitaria e sindacati».
Scarica il pdf: sanità ART 180419
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