16 maggio 2020 – Trentino

Manodopera in agricoltura, Coldiretti chiede una svolta

L’allarme. L’associazione reclama flessibilità nel reperimento di personale. Intanto Agenzia del Lavoro e sindacati firmano un protocollo per agevolare domanda e offerta

TRENTO. Senza manodopera (soprattutto qualificata e tra questa quella dall’estero è considerata una delle più affidabili) l’agricoltura trentina rischia di subire enormi danni nei prossimi mesi. Ecco perché Coldiretti del Trentino ha messo sul tavolo una serie di proposte rivolte innanzitutto alla giunta provinciale e poi anche al governo nazionale. Secondo l’associazione «è necessario rendere flessibile il reperimento della manodopera agricola. È da settimane che ci stiamo attivando per trovare soluzioni concrete alla mancanza di manodopera» – dichiara il Presidente di Confagricoltura del Trentino Diego Coller. «Lavorando a stretto contatto con l’Agenzia del Lavoro di Trento, proponendo il ripristino dei voucher e l’apertura dei corridoi verdi, già adottati in Germania e in Inghilterra; abbiamo chiesto anche un coinvolgimento diretto con la generazione Z, un avvicinamento degli studenti al mondo agricolo trentino».
L’agricoltura trentina si trova ad affrontare la concorrenza di altri paesi, che hanno costi di produzione inferiori, di cui la manodopera è il fattore che maggiormente incide e che in Italia è maggiore rispetto agli altri paesi concorrenti. «C’è la necessità di avviare campagne di promozione ed informazione a più livelli per i consumatori al fine di educarli ad un acquisto consapevole dei prodotti agricoli ed agroalimentari» -spiega Coller. Coldiretti avanza una serie di proposte per il sostegno del settore del vino, degli agritur e chiede al governo un fondo ad hoc che aiuti il florovivaismo.
Ieri intanto, con una nota, Cgil, Cisl e Uil hanno annunciato il via libera al protocollo per agevolare l’incontro tra domanda e offerta in agricoltura e dare così risposte al bisogno di manodopera in un quadro di regolarità contrattuale e contrasto alle forme di irregolarità. Il documento è stato sottoscritto dai sindacati e Agenzia del Lavoro, Ente bilatera di settore e parti datoriali. «L’intesa ha lo scopo di rispondere al bisogno di personale nel comparto agricolo – dicono i tre segretari del settore Maurizio Zabbeni, Fulvio Bastiani e Fulvio Giaimo -. È significativo l’accento posto sul tema del contrasto all’irregolarità, con l’impegno di combattere l’intermediazione illecita di manodopera, garantire contratti di lavoro regolari, elevare la qualità del sistema complessivamente attraverso la sperimentazione di nuovi strumenti quali i contratti di rete, mirare una formazione più specifica oltre che garantita a tutti».

Scarica il pdf: agricoli ART 160520