11 novembre 2016 – Corriere del Trentino
Manovra finanziaria 2017, contributi oltre il 20% alle microimprese
Premi di risultato, deduzioni maggiorate
Ultimi correttivi, oggi la giunta approva il testo. Famiglie, sconti su trasporti e musei
Più contributi agli investimenti delle microimprese, maggiori deduzioni per le assunzioni, sconti supplementari in trasporti e musei attraverso la family card. Sono le tre correzioni che questa mattina la giunta provinciale apporterà al disegno di legge di stabilità. Il documento verrà approvato insieme al protocollo di finanza locale e poi inizierà il suo iter consiliare.
Le imprese
Lo sconto fiscale alle imprese per il 2017 è di 215 milioni di euro, rispetto ai 170,9 dell’anno scorso. Si tratta dell’effetto combinato dell’aumento dello sconto determinato dal governo soprattutto attraverso la riduzione dell’aliquota Ires (57 milioni) e di una leggera riduzione degli sgravi operati dalla Provincia (2 milioni). L’aliquota base Irap salirà da 2,3 a 2,68 ma la Provincia scommette sulle deduzioni. La prima versione del testo illustrato alle parti sociali una settimana fa prevedeva la deduzione per due volte dei premi di produttività erogati in attuazione di accordi o contratti collettivi aziendali o territoriali. Dopo i rilievi di Confindustria e della Cgil, la giunta è orientata a potenziare lo sgravio triplicando (e non limitandosi a raddoppiare) il valore dei premi di produttività che definiscono la deduzione.
I piccoli
Altri rilievi erano stati sollevati dall’associazione Artigiani. Il presidente Roberto De Laurentis aveva osservato che per circa «l’80 per cento delle imprese artigiane del Trentino la combinazione della manovra provinciale e nazionale finisce per tradursi in un aumento della tassazione». Piazza Dante ha intenzione di intervenire su due fronti per venire incontro a tutte le microimprese, cioè quelle fino a 5 addetti: non solo dell’artigianato, ma anche del terziario e degli hotel. Verrà innalzato (o in legge, o con delibera successiva) il contributo per la spesa di investimento: oggi è al 15%, si attesterà tra il 20 e il 25%. «Dovremo però definire bene — spiega l’assessore allo sviluppo economico, Alessandro Olivi — quali tipologie di spese finanziare, perché l’obiettivo è lo sviluppo del Trentino, dunque gli investimenti devono essere innovativi». L’altra azione che la Provincia sta predisponendo è l’utilizzo di una parte del sostegno al Confidi (si parla di 5 milioni) finalizzandolo alle operazioni di microcredito a favore delle piccolissime imprese in difficoltà nell’accesso al credito bancario.
Le famiglie
Welfare, dopo la riduzione del 40% del monte tariffe delle famiglie per gli asili nido, la Provincia introdurrà nuovi sconti sulla Family card per l’ingresso ai musei e l’utilizzo dei trasporti pubblici. La Cisl,
intanto, insiste nella richiesta di legare gli incentivi alle assunzioni ma di garantire queste ultime «oltre il termine temporale dell’incentivo, almeno il doppio, altrimenti gli aiuti drogano il mercato del lavoro», dice il segretario Lorenzo Pomini. Per la Uil di Walter Alotti le urgenze sono la garanzia di risorse per il diritto allo studio, lo sblocco del turnover per il personale sanitario e l’attivazione del fondo di garanzia per l’affitto.
La sanità
Ieri intanto è iniziato all’Apran il negoziato per il rinnovo del contratto del comparto sanità: «Chiediamo risorse per un contratto dignitoso, finora non c’è stato adeguato riscontro», dice Pierachille Dalledonne (Cisl). «Le risorse sono insufficienti. Abbiamo chiesto più fondi per l’attribuzione delle fasce economiche, solo 2 dei 4 milioni promessi sono utilizzabili a regime in tal senso», spiega Cesare Hoffer (Nursing up). Si lavora a un accordo stralcio solo per l’anno 2016. «Le risorse sono troppo esigue per intavolare una vera e propria discussione», dice Giampaolo Mastrogiuseppe (Cgil).
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