19 febbraio 2021 – Corriere del Trentino

Mappa Ue, Trentino ancora in rosso scuro

TRENTO Questa settimana la suspense non c’è. Niente attese sui cambi di colore: il Trentino, infatti, rimarrà un’altra settimana (almeno) in fascia arancione. Con la speranza, venerdì prossimo, di tornare nella fascia più bassa, anche se i dati non sembrano disegnare un’inversione di tendenza: quasi 300 i nuovi casi registrati ieri. Con, soprattutto, un aumento della pressione ospedaliera.

Trento rosso scuro
Dunque sul fronte «colore» questa settimana non ci sono variazioni. Il Trentino, come noto, resta arancione. E, da questa settimana, anche in larga compagnia: a rischiare il passaggio nella zona intermedia ci sono infatti Lombardia e Friuli Venezia Giulia, oltre ad Emilia Romagna, Lazio e

Piemonte. La Valle d’Aosta, invece, potrebbe essere la prima regione italiana a «conquistare» l’agognata fascia bianca della semi-normalità. E la situazione rimane stabile, per il Trentino, anche nella classificazione europea: la mappa aggiornata del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie inserisce nuovamente la nostra provincia — insieme all’Umbria e alla Provincia di Bolzano — tra le aree italiane ad alta incidenza di contagi. Quindi nei territori colorati in rosso scuro.

Il report
L’andamento del contagio, in realtà, non offre grossi motivi di sollievo. Ieri sono stati registrati 292 nuovi positivi: di questi, 61 attraverso tampone molecolare (1.590 quelli analizzati) e 231 attraverso test antigenico rapido (su un totale di 1.931 controlli). Dai molecolari è arrivata anche la conferma della positività di 89 persone risultate contagiate nei giorni scorsi con test antigenico. Nessun ulteriore caso di variante accertata, invece, nel bollettino di ieri. Entrando nel dettaglio dei nuovi positivi al virus, si scopre che i contagi riscontrati tra i bambini e i ragazzi in età scolare sono stati 35, per un totale di classi in quarantena che ha raggiunto quota 53. Sono 45, invece, i test positivi tra soggetti che hanno un’età superiore ai settanta anni. Due i decessi: si tratta di un uomo e di una donna di 84 e 87 anni. In aumento i ricoveri: ieri sono stati 26, a fronte di 14 dimissioni. Il numero di posti letto occupati sale dunque a 199. Di questi, 27 sono quelli in terapia intensiva (uno in più del giorno precedente). Infine, per quanto riguarda la campagna vaccinale, le dosi somministrate fino a ieri sono state in tutto 33.838: una cifra che comprende anche le 12.928 seconde dosi e le 6.761 dosi riservate agli ospiti delle case di riposo.

I sindacati
Ma proprio sulla campagna vaccinale si alza la voce dei sindacati, che denunciano l’«inconcepibile ritardo della Provincia» nella definizione di «una informazione trasparente sull’utilità dei vaccini» in modo da «promuovere l’adesione dei lavoratori». Ma nel mirino c’è anche la scoperta del primo caso di variante inglese. «La situazione — avvertono — rischia di tornare preoccupante».

Lo studio
Le varianti, intanto, saranno studiate da una nuova indagine rapida «quick survey» avviata dall’Istituto superiore di sanità per stabilire una mappatura sul territorio italiano del loro grado di diffusione. Un’indagine in parte trentina, visto che sarà supportata dalla Fondazione Kessler, in collaborazione con ministero della Salute e territori. La valutazione prenderà in considerazione i campioni notificati ieri.

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