8 settembre 2016 – Corriere del Trentino
Marangoni, in 36 accettano l’uscita
Cisl e Uil: «Anche i lavoratori Cobas hanno firmato: paradossale»
Giornata importante ieri per la Marangoni. Dopo l’accordo sindacale sugli esuberi, mitigato dall’attivazione di un anno di contratto di solidarietà per 30 addetti originariamente in esubero, ieri sono hanno conciliato 36 dipendenti su 38 licenziati. Non hanno accettato solo due persone, di cui una ha presentato l’impugnazione del licenziamento.
Per tutti è previsto un incentivo all’esodo di circa 25.000 euro, completato dai diritti per chi ha famiglia e figli, per massimo di circa 30.000 euro. L’incentivo verrà erogato in 18 mensilità.
L’elemento che più ha sorpreso è stata l’accettazione della conciliazione da parte di una decina di lavoratori assistiti dai Cobas. «Questa organizzazione è venuta a conciliare — dice Marco Ravelli della Femca Cisl — ed è un controsenso che ci ha fatto cadere le braccia. La coerenza è una virtù che sempre di più va a sparire. Siamo stati infangati fino all’ultimo e adesso accettano l’accordo firmato da noi, Uil e Cgil».
«All’inizio volevano “esuberi zero”, poi continuavano a chiedere l’intervento dell’assessore Olivi e alla fine si sono sfilati dal tavolo — ricorda Alan Tancredi, segretario Uiltec — Adesso accettano integralmente l’accordo sindacale che non hanno firmato». Per la ripresa delle trattative sulla riqualificazione, la Cisl chiede che i Cobas non siano al tavolo.
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