24 agosto 2016 – Trentino
Marangoni, da oggi 46 lavoratori sono a casa. Proprio oggi scade la cassa integrazione per i dipendenti dell’azienda di via del Garda e molti dovranno forzatamente cercarsi un’occupazione alternativa in una nuova realtà lavorativa. Un compito non facile, vista la situazione attuale. Allo stesso tempo comincia invece il contratto di solidarietà per gli altri 30 esuberi previsti da Marangoni, che scadrà il 18 settembre del prossimo anno. Il braccio di ferro tra azienda e sindacati proseguirà a lungo in quanto, pur non sempre allineati tra loro, le associazioni sindacali promettono battaglia e il massimo impegno per cercare di limitare il disagio dei lavoratori. Saranno mesi di trattative e di contrattazioni, come ha già sottolineato il segretario della Cgil Filctem Mario Cerutti: “Nonostante la definizione di ulteriori 2 importanti intese ha spiegato di certo non si è conclusa la vertenza. Di fatto sono state poste le basi di un percorso che ci vedrà, assieme all’azienda e alle strutture della Pat impegnati, a partire già da Settembre per proseguire nei prossimi 12 mesi -, nel compito di ricercare soluzioni per gestire la crisi della Marangoni”. Azioni che non mancherà di effettuare anche la Uiltec, pronta a ogni eventualità per proteggere i lavoratori. Il segretario Alan Tancredi: “Vigileremo attentamente ha spiegato affinché questo accordo sia rispettato e se qualcuno denuncerà irregolarità nel comportamento da parte dell’azienda saremo pronti all’azione. Ben consci che nel luglio dell’anno prossimo questa situazione si riproporrà analoga per i restanti 30 lavoratori in solidarietà”. I sindacati sono pronti all’azione, si prospetta un nuovo anno di battaglie senza esclusione di colpi. Sul piatto ci sono altri 30 dipendenti con le relative famiglie da tutelare.
Scarica il pdf: Marangoni ART 24(8)16
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