Il T – 18 dicembre 2022

Marcia in via Belenzani per la libertà in Iran

Anche a Trento, come in molte altre città italiane, si è svolta un’affollata manifestazione in favore delle proteste in Iran. Al suono degli slogan «Donna, vita e libertà» e «l’’unica soluzione è la rivoluzione», hanno marciato decine e decine di persone. Le proteste sono iniziate dopo la morte della giovane curda Mahsa Amini, che era stata arrestata e portata in commissariato a Teheran dalla polizia morale che l’aveva fermata perché avrebbe indossato il velo in maniera non regolamentare. La ragazza morì in commissariato secondo i manifestanbti a causa delle botte subite. Da quel momento sono state centinaia le manifestazioni che si sono susseguite in tutto il Paese con il governo di Teheran che ha usato anche la forza per reprimere le proteste. Nei giorni scorsi invece sono state decretate diverse condanne a morte nei confronti di alcuni manifestanti, due di queste sono già state eseguite: Mohsen Shekari e Majidreza Rahnavard, entrambi 23enni, sono stati giustiziati dai boia della Repubblica Islamica. Oltre Cgil e Uil erano presenti anche il consigliere comunale Marcello Carli (fra gli organizzatori dell’evento) e il sindaco di Trento Franco Ianeselli che ha accolto la richiesta arrivata dalla comunità iraniana di assumere il «patrocinio politico» di Makan Davari, uno dei manifestanti arrestati in Iran per aver preso parte alle proteste che ora rischia l’esecuzione capitale. Carli, dal canto suo, ha assicurato pieno appoggio alla comunità iraniana durante la sua azion e di protesta e lotta.

 

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