23 marzo 2021 – Corriere del Trentino
Materne aperte a luglio, l’ira dei sindacati: «Fugatti torni indietro»
TRENTO Un déjà vù poco gradito, per usare un eufemismo. È così che Cinzia Maccazza (Cgil Flc) apprende l’idea di una apertura delle scuole materne in estate, annunciata nell’intervista pubblicata domenica dal Corriere del Trentino dal governatore Maurizio Fugatti. E la respinge al mittente: «Quest’anno non è come lo scorso, quest’anno le scuole materne sono sempre rimaste aperte. Le uniche. E lo sono tutt’ora per i figli di sanitari e militari oltre che per i piccoli con bisogni educativi speciali: non accettiamo questa proposta e chiederemo chiarimenti alla Provincia».
Già l’idea della possibile riapertura dei cancelli delle scuole prima di Pasqua, ossia da lunedì se il Trentino tornasse in zona arancione annunciata sempre dal governatore, ha suscitato qualche perplessità tra i sindacati. Pur felici, va precisato, di rivedere le classi riempirsi. Spiega le ragioni Pietro Di Fiore, segretario della Uil scuola: «Da un certo punto di vista è positivo, noi siamo sempre stati per la scuola in presenza. Ciò che fa un po’ discutere è il fatto di essere sempre informati a cose fatte o a mezzo stampa. Non è stata fornita alcuna indicazione ai colleghi e la cosa più grave è che ogni decisione comporta per la scuola una riorganizzazione immediata». Insomma un continuo cambio di rotta complica non poco le cose a chi queste misure le deve poi declinare nel concreto per migliaia di ragazzi e famiglie e insegnanti: «Prima abbiamo dovuto intervenire sull’uso smodato di laboratori, poi sulla questione dei bimbi e dei ragazzi con bisogni educativi speciali: alcuni di questi sono stati quasi costretti paradossalmente ad andare a scuola con l’insegnante di sostegno a seguire una lezione on line che la maestra teneva da casa. E adesso riaprono. Io capisco — continua Di Fiore — che una situazione di emergenza richieda interventi rapidi e in continuo cambiamento, ma proprio per questo come metodo auspicheremo un maggiore coinvolgimento».
Medesimo l’approccio di Cinzia Mazzacca, che sposta il focus su altre due questioni: «Va bene riaprire, ma purché questo avvenga in sicurezza. Nell’ultimo incontro il dottor Antonio Ferro (direttore del dipartimento prevenzione dell’Azienda sanitaria, ndr) ci aveva detto che la riapertura era collegata alla copertura vaccinale di circa il 70 per cento dei docenti, mi chiedo come questo possa essere rispettato in una settimana alla luce anche dei ritardi imposti dallo stop di AstraZeneca». Un’altra proposta che la Cgil Flc aveva avanzato e che potrebbe, a loro dire, consentire di riaprire con maggiore sicurezza è quella di «effettuare dei tamponi di screening sui ragazzi delle superiori». Infine l’affondo contro la proposta di Fugatti di tenere aperte ancora le materne in estate, come lo scorso anno. «Le scuole materne — spiega — sono sempre rimaste aperte e lo sono anche ora, con i figli dei sanitari e dei militari e i bimbi con bisogni educativi speciali. Mi aspetto chiarimenti dal presidente: la scuola materna chiude il 30 giugno. Con questo non nego i bisogni delle famiglie per i mesi di luglio e agosto, anzi ritengo sia giusto pensare di dare loro delle risposte alternative e magari anche delle risorse».
Prosegue intanto il monitoraggio della Consulta dei genitori guidata da Maurizio Freschi sulla didattica a distanza. «Abbiamo lanciato un sondaggio per avere dei feedback dalle famiglie e in 24 ore abbiamo già ricevuto 10.000 risposte, l’80 per cento da parte del primo ciclo. Si confermano le stime dei giorni scorsi: almeno 800 studenti hanno problemi di device».
Scarica il pdf: materne ART 230321 2
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