16 aprile 2021 – Corriere del Trentino

Materne aperte a luglio,la Uil pensa allo sciopero. Cgil e Cisl: uno slogan. Ma la Provincia resiste

L’ultima occasione per trovare un accordo è sfumata. Di fronte alla decisione unilaterale della Provincia di tenere aperti gli asili a luglio, secondo Uil Fpl non resta che lo sciopero. Unica modalità per dar voce alle preoccupazioni avvertite dal personale delle scuole dell’infanzia di fronte all’ipotesi del prolungamento del calendario scolastico per il secondo anno consecutivo. Si era fatto così l’anno scorso, in piena emergenza. Ma l’idea della giunta di replicare l’apertura estiva degli asili trentini ora trova il muro dei sindacati. «Uno slogan politico», tuonano Flc Cgil, Cisl scuola e Satos e Uil Fpl, pronti a dar battaglia contro una decisione che ricadrebbe su lavoratrici e lavoratori: chiedere loro un ulteriore sacrificio, dopo «l’impegno straordinario» già dimostrato, comporterebbe difficoltà organizzative. Restano però sui propri passi l’assessore Mirko Bisesti e il dirigente del Dipartimento dell’istruzione Roberto Ceccato, che continuano a sostenere l’ipotesi di apertura fino a luglio. Anche ieri mattina, al tavolo con i sindacati, non hanno presentato soluzioni alternative. «Si sono limitati a chiederci una proposta sullo smaltimento delle ferie non godute l’anno scorso», fanno presente, critici, Flc Cgil, Cisl scuola e Satos. Secondo cui al confronto «sostanzialmente inutile» di ieri è mancata anche un’indicazione dall’assessore sugli «stanziamenti aggiuntivi per pagare insegnanti supplenti che possano sostituire a maggio e giugno il personale che deve godere delle ferie arretrate». Una critica speculare si legge nel comunicato infuocato diffuso dalla segretaria provinciale di Uil Fpl Marcella Tomasi e la referente per le scuole per l’infanzia Daniela Tabarelli. «In una situazione di grossa difficoltà delle scuole e di mancanza di supplenti sui territori — scrivono — prevedere la possibilità per tutto il personale di assentarsi dal servizio non è praticabile, se non stravolgendo ancora una volta le scuole, con ricaduta sul personale che rimane in servizio e sulla continuità delle attività con i bambini». «La situazione è ormai inaccettabile — fa sapere Uil Fpl — durante le assemblee che si terranno nelle prossime settimane proporremmo al personale la proclamazione dello stato di
agitazione di tutto il settore e l’apertura di una vertenza sull’uso unilaterale da parte dell’amministrazione delle ferie maturate e ancora non fruite».

 

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