22 ottobre 2020 – Corriere del Trentino
MEDIOCREDITO, ora è il tempo delle decisioni
E venne il giorno che, sempre troppo tardi, anche l’esponente del Pd, Giorgio Tonini decise di dire la sua sulla pluriennale questione di Mediocredito che, fino ad ora, siamo gli unici ad aver sollevato e costantemente tenuto a galla anche nel recentemente burrascoso mare dell’informazione trentina dove ormai le onde della pandemia condizionano pesantemente la navigazione di questa sempre più incerta giunta provinciale trentina. O meglio forse il contrario, la distrazione causata dalla pandemia ha aiutato questo esecutivo a nascondere la propria titubanza su molte decisioni strategiche per il Trentino.
Una di queste è sicuramente Mediocredito, l’unica banca ancora veramente trentina, oltre a quelle Casse rurali confluite nel gruppo nazionale di Cassa centrale banca dove purtroppo la compagine trentina risulta essere purtroppo in forte minoranza.
Mediocredito è inoltre, e non è notizia scontata di questi tempi, una banca sana, con i conti a posto, come dimostra anche l’ultimo bilancio semestrale e i precedenti degli ultimi anni, che ha saputo uscire dalla crisi dei crediti deteriorati in cui erano cadute tutte le banche mondiali e che ha saputo, recentemente, anche rinnovarsi nell’offerta di credito alle imprese, con una forte presenza nel settore della strutturazione e acquisto dei minibond, e alla clientela retail, con il successo del nuovo Conto Rifugio.
Con una giunta provinciale che ha già dichiarato di voler appaltare urgentemente, grazie alla legge provinciale recentemente modificata, ben 760 milioni di euro di lavori pubblici auspichiamo, come detto già da diversi anni, che gli imprenditori trentini non si lascino scappare l’occasione di rilevare una parte o l’intera quota degli enti pubblici in Mediocredito, ricostituendo una vera e propria banca delle imprese per le imprese, prossimo motore di una futura ripresa dell’economia trentina che non può sperare di vivere solo di sussidi pubblici. Operazioni che attirerebbe anche molti risparmiatori trentini.
E in questa partita speriamo si inserisca, in una logica di stimolo verso questa strada, anche il neo sindaco di Trento, Franco Ianeselli che, come anticipato l’altro giorno dal Corriere del Trentino, ha incontrato Fausto Manzana nella sua veste di presidente di Confindustria e che incontrerà, entro fine mese, proprio i vertici di Cassa centrale banca e della Cassa rurale di Trento (che coincidono) anche loro ormai titubanti come il nostro governatore e ormai intiepiditi verso i precedenti propositi di inglobamento di Mediocredito nel Gruppo trentino del credito cooperativo nazionale.
Non vorremmo, visto che li abbiamo nominati, che i vertici attuali del gruppo Cassa centrale banca, aspettino di vedere come andranno a finire i prossimi rinnovi delle loro cariche e tengano Mediocredito a bagnomaria fuori dal gruppo come ripiego per avere, magari, ancora una volta, qualche poltrona su cui sedersi ancora per qualche anno, prima della pensione.
* Segretario generaleUil del Trentino
Scarica il pdf: Mediocredito ART 221020 2
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