l’Adige – 18 ottobre 2023

Mega appalto dei depuratori: niente sciopero

San Donato aiuta. Perché San Donato cade il 22 ottobre. Ed il 22 ottobre, in Trentino, si vota per il rinnovo del consiglio provinciale. E così, alla vigilia del voto, la giunta Fugatti fa marcia indietro e accoglie le istanze di lavoratori e sindacati. Risultato: lo sciopero della depurazione, otto ore di fermo messe in calendario oggi, è stato revocato di fronte all’impegno che la giunta provinciale ha preso ieri, in Zona Cesarini. La giunta Fugatti si è impegnata ad autorizzare l’Agenzia della depurazione, con specifica delibera che adotterà nella seduta di venerdì 20 ottobre, a modificare il capitolato di gara inserendo le tutele dei lavoratori chieste da Fim, Fiom e Uilm. La comunicazione sindacale, stringata, è arrivata ieri, con la comunicazione della revoca. Le otto ore di sciopero nella aziende della depurazione erano state indette perché in ballo c’è il bando (da oltre 226 milioni di euro) per la gestione dei depuratori del Trentino orientale e del Trentino occidentale. La Provincia, con l’assessore all’ambiente Mario Tonina, aveva dato rassicurazioni a Fiom, Fim e Uilm che il bando di gara per l’assegnazione del servizio avrebbe riportato le clausole sociali rafforzate che da trent’anni accompagnano i lavoratori del comparto nei cambi di gestione: conservazione del posto di lavoro e trattamenti economici e normativi. Così però non era. Alla lettura del bando pubblicato in settembre, l’allarme: «Contiene clausole sociali assolutamente insufficienti». Quindi, il sindacato, con le Rsu di bacino, aveva nei giorni scorsi confermato lo sciopero di oggi, con presidio in Piazza Dante. La mediazione in extremis è riuscita. I ballo, un mega appalto. Ma pure le condizioni di lavoro degli operatori del settore. La domanda è relativa al perché ci si sia dovuto affidare all’ultimo santo utile per rimediare.

 

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