9 novembre 2017 – Trentino, Corriere del Trentino
Meno esuberi con più produttività
Tavolo Sait, sindacati ancora distanti Uiltucs contro Filcams: «Così si muore di strategia».
Per ridurre gli esuberi il Sait conferma di voler incidere sulla produttività, scegliendo in sostanza i dipendenti da mandare in mobilità, senza dover rispettare i termini di legge legati ad anzianità e carichi familiari. Rispetto a una tale posizione il fronte sindacale è disunito, fatto che porta il rischio di non arrivare a un accordo entro il 20 novembre, con risultati potenzialmente peggiorativi per i lavoratori, almeno secondo alcune sigle.
I prossimi incontri per discutere dei 116 licenziamenti su 572 addetti sono in calendario il 14 e il 17 novembre. «Ma ormai è un dato di fatto che non si arriverà ad un accordo entro quelle date, per cui si passerà al Servizio lavoro per gli ulteriori 30 giorni di trattativa dopo i primi 45 — dice Walter Largher, segretario della Uiltucs —. Troppo poco tempo per definire gli esuberi, gli incentivi all’esodo e la formazione». «Non capisco la posizione della Filcams Cgil — prosegue — che ancora una volta non vuole entrare nel merito della trattativa, ma pone più attenzione a come le varie mosse vengono lette all’esterno. Chi ci rimette sono i lavoratori — sottolinea Largher —. Così il Sait riesce a tenersi le mani libere, senza neanche concedere incentivi all’esodo. Se non si ha il coraggio di entrare nel merito, se non si danno risposte al Sait che ci chiede una proposta, se si continua a non voler discutere con l’azienda per rimanere “puri”, si fa solamente un danno ai lavoratori. Sono molto preoccupato, finirà che moriremo di strategia. Fra due elefanti che litigano la peggio ce l’ha l’erba sotto di loro».
Lamberto Avanzo, segretario della Fisascat Cisl afferma: «Non si discute ancora di incentivi, ma risulta sempre più chiaro l’intento aziendale di regolamentare le uscite rispetto al parametro della produttività, che risulta ovviamente inaccettabile se non declinato con oggettività e imparzialità, in quanto tratta di costi, rendimenti, sovrapposizione di mansioni e competenze».
«La direzione ha fornito i dati sui colli lavorati nel 2016 e nel 2017 dai quali traspare, nel complesso, un sostanziale incremento dei numeri, percentualmente più spinto sull’operatività di Movitrento», continua, sottolineando che «le ore lavorate si riscontrano in diminuzione in tutti i magazzini». Per Largher a prima vista i dati non indicano una sostituzione dei lavoratori Sait con l’attività della coop Movitrento.
«Formazione e ricollocamento da un lato, parametri ed incentivi dall’altro rimangono i nodi importanti da sciogliere — continua Avanzo —. Purtroppo permangono ancora nulle le risposte in tema di formazione e ancora da concretizzare le disponibilità della Federazione Trentina della Cooperazione». «Ad oggi rimangono in cassa integrazione straordinaria 81 dipendenti, numero che a parere sindacale potrebbe essere quello di partenza della trattativa sulla riduzione degli esuberi». Ma di un taglio di una quarantina di esuberi sui 116 annunciati il direttore Sait Luca Picciarelli non ne vuol sentire parlare.
«Le rappresentanze sindacali della Fisascat Cisl si incontreranno nei prossimi giorni per una valutazione nel merito in vista del prossimo incontro previsto per martedì 14 novembre» chiude Avanzo.
Scarica il pdf: Sait ART 091117
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