01 luglio 2021 – l’Adige
Multiservizi. Sciopero per tutelare il lavoro
Hanno scioperato in tutta Italia ieri i lavoratori dei Contratti Collettivi Nazionali dei settori elettrico, gas, acqua e igiene ambientale. Una mobilitazione legata all’articolo 177 (comma 1) del cosiddetto “Codice Appalti”, il quale stabilisce che i titolari di concessioni già in essere al 18 aprile 2016, che abbiano ricevuto l’affidamento “senza gara”, dovranno affidare una quota pari all’80% dei propri contratti relativi alle concessioni mediante procedura di evidenza pubblica. Per il restante 20% invece, si potrà ricorrere ad aziende controllate o collegate. Dinamica che al momento coinvolge circa duemila lavoratori in provincia di Trento, appartenenti a società come Set Distribuzione, Novareti o Dolomiti Energia, alla quale sono legati ben 1.400 dipendenti rispetto a questa situazione. A livello nazionale, il processo di esternalizzazione potrebbe comportare la perdita di 145 mila posti di lavoro. «Ci siamo riuniti sotto al Commissariato del Governo di Trento per dire “no” a questa situazione intollerabile – hanno spiegato congiuntamente Giuseppe Di Chiara (Uiltec Uil), Giovanni Virruso (FP Cgil), Giovanni Giorlando e Manuela Briani (questi ultimi entrambi della Flaei Cisl). – Chiediamo che questa legge venga modificata entro tempi brevissimi, anche perché si stanno accumulando costanti proroghe rispetto alla sua entrata in vigore ma, dal prossimo primo gennaio 2022, la nostra paura è che questa norma trovi effettiva applicazione. È chiaro come si tratterebbe di un danno incalcolabile nei confronti di migliaia di lavoratori, ecco perché la modifica o meglio, l’abrogazione dell’articolo 177 è necessaria quanto prima».
Il rischio maggiore, proseguono le forze sindacali, è quello che tante aziende si ritrovino “smantellate” a causa di questo processo di esternalizzazione. «Una normativa ingiusta che andrebbe a penalizzare anche e soprattutto imprese sane e ben avviate – hanno aggiunto i sindacalisti, -un fatto che anche in Trentino avrebbe pesanti ripercussioni sulle attività aziendali. Quello che stanno subendo questi lavoratori è inaccettabile e sconvolgente, chiediamo che la sicurezza del lavoro venga messa al primo posto, così come il rispetto per l’impegno che queste persone hanno sempre dimostrato verso le loro aziende». Infine, un ultimo focus i sindacati lo hanno posto rispetto all’importanza e all’essenzialità che le attività coinvolte hanno ricoperto durante la fase più dura della pandemia e stanno svolgendo ancora oggi: raccolta di rifiuti, erogazione dell’energia elettrica e del gas, servizi assistenziali e produttivi che, in tutti questi mesi, non si sono mai fermati nonostante l’emergenza sanitaria mondiale.
Scarica il pdf: ADIGE energia ART 010721
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