20 aprile 2019 – Trentino
«No assunzioni di giovani operai forestali col Progettone»
«Il Progettone è utilissimo, ma non può essere snaturato nelle sue finalità per logiche di convenienza. Per questo non siamo d’accordo sull’ipotesi della Provincia che punta ad assumere 30 nuovi operai forestali, peraltro tutti non prossimi alla pensione, per le operazioni di ripristino attraverso il contratto del Progettone. Quel personale va inquadrato con i contratti privatistici previsti, come quello degli operai forestali o dei bacini montani». È netta la posizione di Cgil, Cisl, Uil con Flai, Fai e Uila del Trentino sulla proposta emersa al tavolo sul maltempo. «Abbiamo sempre sostenuto e continuiamo a credere che il Progettone è uno strumento prezioso, ma ha paletti ben che non possono essere vincolanti o non vincolanti in base alle esigenze del momento dicono Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti con i segretari di categoria Maurizio Zabbeni, Fulvio Bastiani e Fulvio Giaimo è giusto che per le operazioni di ripristino sia assunto nuovo personale. Verranno assunte persone che con le caratteristiche del Progettone non hanno nulla a che fare, non ha senso inquadrarle applicando un contratto che serve per accompagnare i disoccupati alla pensione o per l’inserimento lavorativo di soggetti deboli. Ricorrere al Progettone equivarrebbe a fare dumping». I sindacati ricordano che ci sono già diversi casi di impiego dei lavoratori del Progettone in situazioni limite, quasi a sostituzione del personale comune.
Scarica il pdf: Progettone ART 200419
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