Non disturbiamo il manovratore… Comunicato Stampa UIL FPL Enti Locali 31/03/2022
Il dibattito pubblico spesso si è interessato delle questioni del Pubblico Impiego, in particolare in Trentino, con opinioni (giustamente) delle più disparate, dividendo e scaldando spesso gli animi.
Nel primo periodo della pandemia i dipendenti di questo settore erano stati definiti i più fortunati di tutti, perché non avevano subito stop operativi della produzione, come in alcune realtà industriali, ma avevano sempre continuato a percepire lo stipendio.
Quello che spesso non abbiamo letto è che questo stesso personale ha continuato a lavorare ininterrottamente (alla faccia dei panettieri fai da te e delle ricette con gli avanzi dell’ultimo minuto) per garantire la funzionalità degli Uffici pubblici.
Specialmente nel nostro piccolo Trentino, continuare l’operatività di Provincia, Comuni, Comunità, APSP e tutti i settori socio-sanitari-assistenziali, è stato fondamentale per la tenuta sociale ed economica del territorio, settori del pubblico che danno respiro (e denaro) ad innumerevoli aziende del privato.
Durante l’emergenza i dipendenti dei vari settore del pubblico impiego trentino hanno continuato a lavorare a testa bassa, consapevoli dell’importanza della loro attività.
Enti sguarniti di personale, con bassi stipendi e contratti fermi, hanno “stretto la cinghia” per il bene comune. Le cose però non sono migliorate nei mesi successivi: la disaffezione al pubblico impiego è palpabile anche nei fatti.
Concorsi andati a vuoto e difficoltà nel rinnovo contrattuale sono solo alcuni elementi di criticità.
I rapporti poi con la nostra politica locale (a tutti i livelli e di tutti i colori) sono ridotti ai minimi termini: una Giunta provinciale che “tira dritto” per la sua strada, come ad esempio sulle Comunità di Valle (siamo in attesa della “brillante” riforma), l’apertura estiva della Scuola Infanzia e le difficoltà sul finanziamento del rinnovo contrattuale e dello smart working.
Anche sugli Enti Locali non siamo messi molto meglio: esempio lampante sono le esternazioni del Sindaco del Comune di Trento (di colore politico ben diverso dalla Giunta) che ritiene che i rapporti con il personale e le Organizzazioni Sindacali siano idilliache e che gli accordi, in particolare quello sullo smart working (dopo essere passati da produttività, organizzazione operativa degli uffici e orario di lavoro) siano in fase di firma. Sulla stampa poi girano notizie di riunioni sindacali partecipate e con finalità condivise, quando alle riunioni le OO.SS. non si sono presentate per protesta.
Decisioni non condivise, accordi inesistenti, contratto non rinnovato, risorse insufficienti questa è la situazione dei rapporti sindacali oggi in Trentino.
In un territorio in cui la concertazione era una realtà ed un vanto, ci ritroviamo ora a non poter esprimere il dissenso di lavoratrici e lavoratori che tanto hanno fatto per i loro concittadini.
Una sola (magra) consolazione: mentre la politica va e viene, mentre i politici passano e (spesso ) si dimenticano, le Organizzazioni sindacali restano a difendere e tutelare tutte/i le lavoratrici ed i lavoratori dei vari settori.
Anche senza il sostegno del “quarto potere” il lavoro sindacale prosegue.
La Segretaria Prov.le UIL FPL EELL Marcella Tomasi
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