25 maggio 2022 – Corriere del Trentino

Not, la Guerrato sfida la Provincia«Se revocherà l’appalto faremo ricorso»

TRENTO La prima risposta è «non abbiamo ancora dichiarazioni ufficiali da fare, ma le faremo a breve». Ma l’avvocato Dario Capotorto, legale della Guerrato, è disponibile a ragionare in punto giuridico, e la lettura della pronuncia di Anac che dà è molto lontana da quella della Provincia. Tanto da portare a conclusioni opposte: Piazza Dante ritiene di avere facoltà di affidare al secondo classificato (la ditta Pizzarotti) la realizzazione del Not secondo il progetto vincitore, a suo tempo presentato da Guerrato, con tutte le modifiche che ritiene necessarie. E se poi Pizzarotti dovesse rinunciare, di avere le mani libere nel cominciare daccapo, con una nuova gara. A 11 anni dalla pubblicazione del bando della prima.
Secondo l’avvocato Capotorto, è una lettura strampalata. «Anac ha archiviato la richiesta della Provincia di Trento senza entrare nel merito. L’istanza di vigilanza collaborativa, ha detto Anac alla Provincia, andava presentata all’inizio dell’iter, prima ancora dell’aggiudicazione. Non lo si è fatto e quindi ora è tardiva e non accoglibile. Detto questo, l’Autorità anticorruzione ha ricordato quali siano le norme di legge applicabili in questa fase. E la legge riconosce la possibilità di affidare alle stesse condizioni la realizzazione al secondo classificato nella gara, qualora il vincitore si rifiuti di realizzare il progetto. Ma è una condizione che non si è verificata affatto: Guerrato ha sempre manifestato, anche con dichiarazioni scritte, la massima disponibilità a rivedere il progetto secondo le indicazioni che l’appaltatore vorrà fornirgli. E quindi a realizzare il Not come la Provincia lo vuole». Messa così, l’esclusione di Guerrato sarebbe semplicemente arbitraria e come tale foriera di ulteriori responsabilità per la Provincia. Ma da dove può nascere il «malinteso»? Ovvero, Guerrato che resistenze ha posto alle richieste di revisione del progetto? «Nessuna — dice l’avvocato Capotorto —. È la Provincia che unilateralmente ha ritenuto il nostro progetto troppo lontano da quelle che oggi ritiene essere le sue, mutate, esigenze per poter essere adeguato. Ma ricordo che il progetto che è stato ritenuto inadeguato in aprile dalla Conferenza dei Servizi già prevedeva gli aggiustamenti richiesti dal committente. La posizione di Guerrato è chiara: se ci saranno indicazioni univoche, e possibilmente da un unico soggetto, su come si vuole sia rivisto il progetto, è pronta a farle proprie».
Più gergalmente: basta si mettano tutti d’accordo su cosa vogliono e lo dicano con chiarezza. Lunedì il responsabile di procedimento per la Provincia, l’ingegnere De Col, annunciava che a breve procederà con la revoca della nomina di Guerrato a proponente per il Not. «Davvero? — è la reazione di Capotorto —. Sarebbe un arbitrio che porterebbe a un nostro ricorso. Mi auguro che prima ci siano dei contatti e dei chiarimenti, se ancora ne servono».
Cgil, Cisl e Uil di fronte a questo ennesimo pasticcio legato al Nuovo ospedale di via al Desert chiedono alla Provincia di prendere atto della manifesta incapacità
dimostrata, da questa amministrazione come dalle precedenti, nel gestire una finanza di progetto di questa portata. Ma chiedono anche di avere il coraggio di azzerare tutto e ricominciare, magari adottando una formula più semplice da gestire. Il Not, dicono, è indispensabile al Trentino e serve prima possibile. Affrontare altri anni di ricorsi e ritardi è impensabile.

 

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