27 maggio 2021 – l’Adige
Occupazione, a marzo segno più
TRENTO -A marzo l’occupazione ha dato segnali di ripresa, per la prima volta da inizio anno. Bene, ma c’è poco su cui brindare: se il raffronto, anziché sul 2020, si fa sul 2019, il Trentino rimane con il segno meno. Tanto da non concedere grande ottimismo ai sindacati: «Si dovrà aspettare la fine dell’anno, per vedere i dati sull’occupazione paragonabili a quelli pre pandemia» evidenziano Cgil, Cisl e Uil.
A fotografare il mercato del lavoro trentino è l’ultimo report dell’Agenzia del lavoro, che analizza le assunzioni di marzo. La buona notizia, come detto, è che torna il segno più, se rapportato con l’anno scorso: non accadeva da sei mesi. Le assunzioni toccano quota 7.301, quindi aumentano di 1.745 unità rispetto al marzo 2020, con un aumento in percentuale del 31,4%. D’altronde marzo 2020 era stato l’inizio della pandemia, quindi il dato era evidentemente drogato dal lockdown, che non ha certo favorito l’avvio di rapporti di lavoro. L’aumento, su marzo, ha riguardato un po’ tutti i settori: cresce l’agricoltura (228 assunzioni), spinge l’industria (1.081 con un + 93,8%) e cresce anche il terziario, con 436 assunti. Se si allarga lo sguardo al primo semestre, tuttavia, è notte fonda: da inizio anno sono state assunte 20.990 persone, (2.303 in meno rispetto al 2020), con una flessione sull’anno precedente del 9,9%.
Si tratta di un dato fortemente influenzato dal mancato avvio della stagione turistica: nel primo trimestre mancano all’appello infatti 2.774 assunzioni solo nel comparto dei pubblici esercizi (-54,7%), a cui si aggiungono 495 assunzioni in meno nel commercio e 267 nei servizi alle imprese. La ripresa di marzo trascina invece le assunzioni del primo trimestre per l’industria, con 412 nuovi contratti in più, e le costruzioni (+ 362). Cresce (sui tre mesi) anche l’agricoltura.
«In questi due ambiti -osservano Walter Alotti, Andrea Grosselli e Michele Bezzi parlando di industria e costruzioni -stiamo assistendo ad un vero e proprio rimbalzo trainato dalla ripresa globale da un lato e dal bonus 110%». Ma restano le incognite sul terziario. Da qui la richiesta alla politica, per interventi mirati in vista dello sblocco dei licenziamenti: «È ora di investire sul lavoro e per farlo servono sostegni al reddito per favorire le transizioni di chi ancora un’occupazione non riesce a trovarla o di chi sarà interessato da processi di ristrutturazione, serve un piano straordinario di politiche attive per la riqualificazione di occupati e disoccupati e servono investimenti pubblici e strumenti di politica industriale sul fronte del manifatturiero e dei servizi, per rafforzare le nostre imprese».
Scarica il pdf: ADIGE occupazione ART 270521
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