l’Adige – 28 gennaio 2023

«Orari della posta, intervenga Fugatti»

Manuel Ferrari (Uilposte): «Disagi per lavoratori e cittadini. Nelle zone rurali giornali e corrispondenza arrivano troppo tardi»

«Le ricadute sono molte e negative. E colpiscono sia i dipendenti sia i cittadini. La Provincia, dove possibile, intervenga».
L’appello arriva da Manuel Ferrari (nella foto) della Uilposte. Nei giorni scorsi è arrivata la firma, a livello nazionale, per la riorganizzazione dei servizi postali, una modifica di tempi e orari che andrà inevitabilmente a incidere su chi lavora ma anche su chi attende a casa la consegna della corrispondenza e dei giornali.
Ferrari rimarca come sul nostro territorio ci siano delle questioni sociali e culturali che non sono state tenute in considerazione. Per fare un esempio, in alcuni paesi delle valli il doppio suono del campanello da parte del postino alle 20.30 la sera non verrebbe certamente “preso bene”. «Arrivare nelle zone rurali così tardi la sera oltre a non essere semplice provocherebbe dei disagi. Siamo riusciti a togliere alcuni paletti dell’accordo, come quello del lavoro nell’ultimo turno alle 21, ma non è sufficiente. Penso anche alla consegna dei giornali: da noi gli abbonati sono tanti e non vivono solo nelle città, anzi si trovano anche nei paesi più piccoli».
E per questi cittadini veder arrivare la propria copia dell’Adige nel primo pomeriggio non sarebbe certo il massimo. «Anzi, sarebbe un grave disagio. In Alto Adige è stata rinnovata la convenzione della Provincia con le Poste, che prevede il mantenimento della cosiddetta “linea per l’editoria”, ovvero una consegna dei quotidiani in abbonamento entro determinati orari la mattina. A Bolzano c’è un contributo che diventa nei fatti un servizio ai cittadini, soprattutto a quelli delle periferie. Da noi la Provincia è ferma: la convenzione è scaduta e chiediamo che piazza Dante intervenga».
Come accennato i disagi riguardano anche i lavoratori: «Sono stati intensificati -conclude Manuel Ferrari -i turni pomeridiani e serali e questo comporta delle difficoltà e un cambio repentino, ad esempio, nella gestione della famiglia. Ribadisco, sappiamo bene che l’accordo è nazionale, ma il Trentino ha delle peculiarità e delle specificità che vanno difese. Ci vuole una maggiore cura e una maggiore difesa del nostro territorio anche in questa importante “partita” che riguarda tantissime persone».

 

Scarica il pdf: ADIGE poste ART 290123