13 maggio 2020 – Trentino, Corriere del Trentino
Parrucchieri e alberghi: pronti ma senza linee guida non si apre. I sindacati contro Failoni: fatto un pasticcio, richiami l’Inail al tavolo. Spinelli: per loro Roma ci ha superato
TRENTO Il caos sui protocolli che strabiliscono le distanze da tenere in bar e ristoranti viene denunciato anche dai sindacati. Mentre albergatori , parrucchieri ed estetisti restano in attesa di certezze.
«Evidentemente l’assessore Failoni — attaccano Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti segretari generali di Cgil, Cisl e Uil — noto anche per essere l’albergatore che ospita il capitano Salvini nelle sue vacanze, è abituato a gestire altri tipi di tavoli rispetto a quelli provinciali sulla sicurezza. Il vero problema non sono i sindacati, ma la dichiarata assenza dei rappresentanti dell’Inail, che rende zoppa e incerta l’efficacia delle linee guida provinciali sulla riapertura di ristoranti e negozi in Trentino. Ora, anche grazie alla sua gestione confusa, per tanti imprenditori la riapertura rischia di trasformarsi in un enorme caos, senza certezza sulle regole da applicare e dunque delle sanzioni cui si può andare incontro, senza pensare — ed la cosa che più ci preoccupa — al rischio per la salute di dipendenti e clienti. Per fortuna, a tempo di record, oggi Comitato tecnico-scientifico nazionale e Inail hanno pubblicato le prescrizioni per la tutela della salute nel settore della ristorazione. Ora si può, anzi si deve, armonizzare subito il documento provinciale con quello nazionale.Ricordiamo alla giunta — chiosano Grosselli, Bezzi e Alotti — che la legge della Provincia di Bolzano sulle riaperture è stata impugnata dallo Stato anche sulla parte riguardante le regole per la tutela della salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro. Neppure l’articolo 30 del disegno di legge provinciale, approvato domenica mattina, permette deroghe ai protocolli e alle linee guida nazionali. Quindi è indispensabile riconvocare immediatamente l’Inail al Comitato di coordinamento salute e sicurezza e rimediare velocemente al caos che si sta creando». L’assessore allo sviluppo economico Achille Spinelli però non ci sta: «In realtà a questo tavolo siedono 33 soggetti, non è facile trovare un’intesa. È un peccato che, avendo questo strumento dell’autonomia nato nel 2009, non lo abbiamo utilizzato per come ci è stato consegnato e si sia preferito farci superare da Roma; potevamo elaborare regole tagliate su base locale e prestare più attenzione all’esigenze dell’economia. I sindacati, che hanno invocato il modello Alto Adige sui cantieri, non lo hanno più richiamato nei loro discorsi — conclude — Quanto ai protocolli, per negozi e altri esercizi pubblici l’Inail ha detto che arriveranno tutti giovedì». Sul fronte della ristorazione anche Spinelli si rimbocca le maniche: «Ci stiamo lavorando. Si possono escogitare delle soluzioni, dai plexiglass ad altre misure di separazione, che consentano ai locali di riaprire in sicurezza. Capiamo davvero lo sconforto degli imprenditori».
E in attesa dei protocolli sono anche albergatori, parrucchieri ed estetisti. «Tutta la categoria è in crisi — afferma il presidente degli acconciatori Nicola Benedetti — Perché non abbiamo ancora i protocolli ufficializzati. Forse avremo indicazioni dal tavolo convocato per domani (oggi, ndr). Ci sono, dal 10 aprile, delle indicazioni di Confartigianato nazionale ma restano dei consigli. Noi siamo pronti a riaprire lunedì. Ma è essenziale e urgente avere queste misure da parte dell’Inail, il cui parere è cruciale, e della Provincia». Anche gli albergatori scalpitano. «Di numeri ne abbiamo letti fin troppi —afferma il presidente Gianni Battaiola —serve chiarezza affinché si possa capire quali misure vanno applicate». Sulla riapertura però alza le mani: «Lo ribadisco, noi siamo aperti, ma non abbiamo date, perché non dipende da noi: finché non c’è mobilità cosa apriamo a fare?».
Intanto ieri tutte le organizzazioni Family Audit del Trentino si sono viste recapitare da Piazza Dante, che gli aiuti in di solito li eroga, una lettera che le invita alla campagna «Energia e fiato per le famiglie trentine», con lo scopo di raccogliere denaro per quei «nuclei familiari, per i quali non è previsto alcun intervento di sostegno al reddito».
Scarica il pdf: riapertura ART 130520 3
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