15 marzo 2022 – l’Adige

Parte il Fondo Emergenza Ucraina

Lo schema di intervento è lo stesso attivato per altre emergenzei, dal ciclone Vaia al terremoto che ha distrutto Amatrice: coordinare la solidarietà del mondo del lavoro e delle imprese. Lo schema di “Accordo di solidarietà – Emergenza Ucraina 2022” ha ottenuto il via libera della giunta provinciale nella seduta di venerdì scorso. La richiesta era stata avanzata da Cgil, Cisl e Uil del Trentino all’indomani dei primi bombardamenti in Ucraina il 24 febbraio. Una lettera, indirizzata al presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, e al presidente del coordinamento imprenditori, Roberto Simoni. Donare una o più ore di lavoro, quale contributo volontario del lavoratore, con l’azienda che si impegna a sua volta a donare analogo importo. Il mondo delle imprese ha dato l’ok. E lo stesso fa ora la Provincia. L’accordo prevede l’attivazione del Fondo di solidarietà “Emergenza Ucraina 2022” per finanziare «interventi di ripristino e sostegno a favore del territorio e delle popolazioni ucraine colpite dall’emergenza umanitaria dal mese di febbraio 2022, nel quale confluiranno i contributi versati dai lavoratori, dai datori di lavoro nonché dai cittadini singoli o associati del Trentino». L’adesione al fondo, come detto, è volontaria. L’accordo stabilisce che il contributo del lavoratore sia «pari al compenso spettante al singolo lavoratore per una o più ore di lavoro o può essere determinato, in base alle esigenze organizzative delle amministrazione stesse, anche in quote pari a 10,00 euro ciascuna».
La sottoscrizione dell’accordo dovrebbe arrivare entro la settimana, per rendere operativo il Fondo dalla prossima. Per la sua gestione sarà individuato un tavolo tecnico, con una struttura di coordinamento e una segreteria tecnica, d’intesa tra i sottoscrittori. La Provincia, che alimenta il Fondo con i primi 50 mila euro, si impegna a realizzare |«una campagna di comunicazione, finalizzata a svolgere una significativa e capillare informazione, al fine di far aderire all’iniziativa oltre che i privati cittadini anche tutti gli entri strumentali, l’Università, la Camera di commercio e gli altri enti od organismi ad ordinamento regionale o provinciale». Ed ogni soggetto, sindacati e associazioni datoriali, si impegna a sua volta a far conoscere ai propri associati la possibilità di aderirvi. La raccolta avrà termine il prossimo dicembre.
C’è già un’idea sulla destinazione concreta delle risorse raccolte? «Non ancora» risponde Andrea Grosselli, segretario generale della Cgil del Trentino “ovviamente dipenderà da quanto sarà versato. Solo in seguito, si potrà decidere se quanto raccolto andrà a sostegno del contingente della protezione civile trentina che potrebbe operare in Moldavia, per interventi operativi come la raccolta e il rifornimento di medicinali, o il sostegno all’organizzazione dell’accoglienza dei profughi ucraini sul nostro territorio. Ciascuna organizzazione ha attivato forme di solidarietà. Il senso del fondo provinciale è anche quello di garantire un coordinamento delle diverse iniziative».

 

Scarica il pdf: ADIGE Fondo ART 150322